Nel primo semestre dell'anno l'utile netto di pertinenza del gruppo Banca Ifis è stato pari a 91 milioni, in crescita del 25,5% rispetto ai 72,5 milioni del primo semestre 2022. Il gruppo ha inoltre rivisto al rialzo la guidance di utile 2023: previsto un utile netto di 160 milioni, in aumento rispetto ai 150 milioni indicati a febbraio 2023 e all'obiettivo di 137 milioni del Piano industriale 2022-2024. Approvata anche la nuova politica di dividendi di tipo progressivo che prevede l'incremento del payout ratio «al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della banca nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento e dello stato di avanzamento del Piano industriale». L'andamento favorevole dei ricavi, in crescita dell'8% rispetto al primo semestre 2022, è sostenuto dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse e dalla politica di pricing, specifica Banca Ifis. Per il gruppo salgono a 195 milioni i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 7% rispetto al primo semestre del 2022, nonostante le tensioni inflattive. Il costo del credito del semestre, ai minimi storici, è pari a 16 milioni. Il Cet1 ratio si è attestato al 15,01%, escludendo l'utile del primo semestre 2023, ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari all'8,65%.
«I risultati ottenuti dalla banca nel primo semestre 2023 confermano la solidità di un modello di business che, nonostante un contesto macroeconomico sfidante, ha dimostrato di saper coniugare la sostenibilità finanziaria con l'attenzione a tutti gli stakeholder», commenta Frederik Geertman (in foto), ad di Banca Ifis.
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