Bankitalia, ricchezza delle famiglie torna al livello di fine anni Novanta

Dati resi noti da BankItalia fotografano la situazione degli italiani in periodo di crisi

Bankitalia, ricchezza delle famiglie torna al livello di fine anni Novanta

La crisi economica si fa sentire sulle famiglie italiane. La notizia non è nulla di nuovo. La situazione è sotto gli occhi preoccupati di tutti. Ma a costituire una novità sono i dati resi noti da BankItalia, che mostrano la ricchezza delle famiglie tornare a livelli di fine anni Novanta.

La ricchezza delle famiglie italiane - dal 2007 al 2011 - è diminuita del 5,8%. In un anno, dal 2010 al 2011, il calo è stato del 3,4%. Le stime preliminali sul primo tremestre di quest'anno evidenziano invece una diminuzione dello 0,7%.

La Banca d'Italia mostra anche come la distribuzione della ricchezza sia caratterizzata da una grande disparità. La metà più povera delle famiglie italiane controlla il 9,4% della ricchezza totale, mentre il 45,9% è concentrato nelle mani della metà ricca.

A fine 2011 la ricchezza netta delle famiglie era pari a 8.619 miliardi di euro, circa 350mila euro a famiglia. "Le attività reali rappresentavano il 62,8% del totale delle attività, le attività finanziarie il 37,2%. Le passività finanziarie, pari a 900 miliardi di euro, rappresentavano il 9,5% delle attività complessive".

Il 2,8% delle famiglie è totalmente in rosso e neppure il possesso dell'abitazione riesce a compensare le difficoltà finanziarie. Tuttavia in Italia le famiglie hanno "un'elevata ricchezza netta".

Pari nel 2010 a otto volte il reddito, contro l’8,2 del Regno Unito, l’8,1 della Francia, il 7,8 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 5,3 degli Stati Uniti. Inoltre risultano poco indebitate rispetto ad altri Paesi del G7.

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