La crisi economica si fa sentire sulle famiglie italiane. La notizia non è nulla di nuovo. La situazione è sotto gli occhi preoccupati di tutti. Ma a costituire una novità sono i dati resi noti da BankItalia, che mostrano la ricchezza delle famiglie tornare a livelli di fine anni Novanta.
La ricchezza delle famiglie italiane - dal 2007 al 2011 - è diminuita del 5,8%. In un anno, dal 2010 al 2011, il calo è stato del 3,4%. Le stime preliminali sul primo tremestre di quest'anno evidenziano invece una diminuzione dello 0,7%.
La Banca d'Italia mostra anche come la distribuzione della ricchezza sia caratterizzata da una grande disparità. La metà più povera delle famiglie italiane controlla il 9,4% della ricchezza totale, mentre il 45,9% è concentrato nelle mani della metà ricca.
A fine 2011 la ricchezza netta delle famiglie era pari a 8.619 miliardi di euro, circa 350mila euro a famiglia. "Le attività reali rappresentavano il 62,8% del totale delle attività, le attività finanziarie il 37,2%. Le passività finanziarie, pari a 900 miliardi di euro, rappresentavano il 9,5% delle attività complessive".
Il 2,8% delle famiglie è totalmente in rosso e neppure il possesso dell'abitazione riesce a compensare le difficoltà finanziarie. Tuttavia in Italia le famiglie hanno "un'elevata ricchezza netta".
Pari nel 2010 a otto volte il reddito, contro l’8,2 del Regno Unito, l’8,1 della Francia, il 7,8 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 5,3 degli Stati Uniti. Inoltre risultano poco indebitate rispetto ad altri Paesi del G7.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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