In attesa dell'approvazione della manovra, il decreto legge fiscale che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale porta con sé una serie di misure orientate, tra l'altro, alla lotta contro gli evasori fiscali.
In particolare, tutto ruota attorno all'inasprimento delle pene per gli evasori fiscali. Prima di approfondire nel dettaglio la questione è bene ricordare che tali misure entreranno in vigore subito dopo la conversione in legge del decreto, e che quindi c'è ancora tempo per eventuali modifiche.
In ogni caso, iniziamo con la novità più importante. Se fin qui erano previsti fino a sei anni di reclusione per alcuni reati fiscali come la dichiarazione fraudolenta o l'emissione di fatture false, molto presto il tetto massimo aumenterà a otto anni. Quanto appena detto vale per somme nascoste al fisco che superino i 100 mila euro, mentre in tutti gli altri casi resta il limite di sei anni.
Lo strumento delle intercettazioni
C'è un altro fatto da tenere in considerazione e che potrà essere intrecciato dalle autorità per stanare i furbetti: le intercettazioni telefoniche.
In certi casi, gli investigatori potranno infatti disporre di intercettazioni e fare ricorso alla custodia cautelare.
Quando? Per esempio laddove l'ipotesi di reato riguarda l'omessa dichiarazione delle imposte sui redditi, o sull'iva.Dal momento che con la riforma le pene sono state innalzate, le intercettazioni diventano possibili perché la soglia di legge che ne consente l'applicazione è stata superata.
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