Via libera al dl bollette e Superbonus, Draghi: "È un governo bellissimo"

Sul tavolo del Consiglio dei ministri è stato discusso il nuovo decreto per attutire il caro energia. Previsti contributi anche per il settore automotive

Via libera al dl bollette e Superbonus, Draghi: "È un governo bellissimo"

Il rincaro delle materie prime e del costo dell'energia elettrica è diventato un salasso insopportabile per le famiglie ma anche per le imprese, incapaci di far fronte all'aumento esponenziale dei costi di produzione. Le misure fin qui messe in campo del governo, per quanto abbiano in parte attutito il contraccolpo, si sono dimostrate insufficienti, tanto che l'esecutivo guidato da Mario Draghi ha approvato in Consiglio dei ministri il nuovo decreto contro il caro-bollette e il decreto sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus.

"I provvedimenti approvati oggi sono ponderosi, ricchi, molto ricchi di contenuti e complessi e in fase introduttiva voglio rivolgere un ringraziamento ai ministri qui presenti", ha detto Mario Draghi aprendo la conferenza stampa, facendo un riferimento non troppo velato alle polemiche delle scorse ore sull'instabilità del governo, a seguito delle quali il premier è salito al Colle per un colloquio con Sergio Mattarella.

"Con il Superbonus, con i bonus che sono stati erogati in questo ambito sono cresciute le imprese, ma spesso è cresciuta anche l'improvvisazione attraverso la quale si è reclutata manodopera. Tutto questo a scapito della sicurezza e della condizione dei lavoratori nei cantieri", ha detto il ministro Andrea Orlando al termine del Cdm, durante il quale sono state inserite le norme sul controllo nella parte riguardante il Superbonus. Il ministro ha poi aggiunto: "Per questo motivo abbiamo introdotto una norma che prevede come presupposto al rilascio dei bonus il fatto che sia applicato un buon contratto, cioè, un contratto siglato da organizzazioni che hanno messo al centro della loro attenzione il tema della sicurezza".

La norma è stata accolta con soddisfazione, perché "è un fatto positivo per i lavoratori, è un fatto positivo per le imprese che rispettano la legge è che fanno della sicurezza un obiettivo fondamentale, è un fatto positivo per la società. Tutta la nostra determinazione, tutto il nostro impegno devono essere rivolti a contrastare l'insicurezza sui luoghi dì lavoro, a contrastare i rischi che i lavoratori possono correre sul lavoro. Per questo abbiamo voluto introdurre in un settore cruciale come quello dell'edilizia una norma molto importante. Se c'è un 'buon lavoro', se c'è un lavoro sicuro, c'è coesione sociale, c'è civiltà".

Sul tavolo sono stati messi circa 7,5 miliardi di euro. Si tratta di una manovra complessa, che non solo replicherà, per il secondo trimestre, le misure di contenimento dei rincari di luce e gas per famiglie e imprese già adottate anche nel primo trimestre. Inoltre, introdurrà interventi strutturali per lo stoccaggio e per l'aumento della produzione di gas nazionale. Alla luce di quanto accade sul confine tra Ucraina e Russia e in merito alla crisi internazionale, l'aumento delle risorse interne tramite l’estrazione può contribuire a ridurre la pressione e a rendere maggiormente autonoma l'Italia per la produzione energetica. "Ampliamo le misure sulle bollette e interveniamo in modo strutturale sulla produzione del gas italiano e per semplificare l'istallazione di impianti di energia rinnovabile", ha spiegato il premier al termine del Consiglio dei ministri.

Mario Draghi in conferenza ha informato che il governo stanzierà 6 miliardi per i provvedimenti legati all'energia "senza ricorrere a nuovi scostamenti di bilancio". Le risorse, ha aggiunto Draghi, verranno dai "margini di crescita della finanza pubblica conseguiti lo scorso anno". Al termine della conferenza, Mario Draghi ha fatto un auspicio che è quasi un monito: "Ci aspettiamo che i grandi produttori di energia condividano con la popolazione il peso dei rincari. Come? Ci stiamo riflettendo".

Il decreto prevede anche sostegni ai Comuni per coprire gli extra-costi per le bollette, risorse ad hoc per gli impianti sportivi, in particolar modo per le piscine. Ancora non sono stati forniti dati certi sugli stanziamenti, in quanto sarebbero ancora in corso i calcoli definitivi per indicare le risorse, ma per lo sport, l'istanza portata al tavolo dal ministro Giancarlo Giorgetti, potrebbe aggirarsi attorno ai 100 milioni di euro di contributi.

Dei 7,5 miliardi previsti nella manovra, circa 1 andrebbe al settore industriale dell'automotive come incentivo per spingere gli italiani a cambiare il loro parco auto dirigendolo verso soluzioni elettriche. È previsto in tal senso lo stanziamento di 800 milioni di euro nel 2022, che una volta a regime diventeranno 1 miliardo l'anno.

La manovra prevede stanziamenti anche per la struttura commissariale, la quale dovrebbe ricevere 250 milioni per l'acquisto dei farmaci antivirali e 15 milioni, come confermato dal premier, dovranno

essere destinati al fondo per le famiglie degli operatori medici e sanitari deceduti a causa del Covid, che nei giorni scorsi avevano lamentato di non essere stati presi in considerazione dall'esecutivo.

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