L'Antitrust mette nel mirino Apple e Samsung

Due indagini dopo le denunce sui sabotaggi pilotati ai vecchi smartphone

L'Antitrust mette nel mirino Apple e Samsung

L'Antitrust mette nel mirino Apple e Samsung per possibili pratiche commerciali scorrette legate agli aggiornamenti software per gli smartphone. I due distinti procedimenti che sono stati avviati in seguito «a segnalazioni di consumatori e a un'attività preistruttoria svolta d'ufficio» riguardano le società di Samsung e Apple operanti in Italia presso le quali, si legge in una nota, si sono svolte le ispezioni degli uomini del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Secondo l'Antitrust le due società «avrebbero posto in essere una generale politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti e indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni degli stessi». Inoltre, sarebbero stati proposti ai clienti aggiornamenti software dei propri telefoni cellulari senza segnalare le possibili conseguenze dello stesso aggiornamento e senza fornire sufficienti informazioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni di tali dispositivi, che erano stati promossi ed acquistati per le loro specifiche ed elevate caratteristiche tecnologiche.

La vicenda è legata a quella già esplosa legata all'obsolescenza programmata degli smartphone, che ha già scatenato 39 class action contro la società della Mela negli Stati Uniti e che ha chiamato a muoversi anche altri Paesi. Apple ha riconosciuto di rallentare temporaneamente i vecchi modelli di smartphone in relazione al deterioramento della batteria, anche se ha negato di aver fatto qualcosa per accorciare la vita dei suoi dispositivi.

L'ad Tim Cook ha spiegato che gli utenti Apple potranno decidere se mantenere un telefono più lento ma affidabile, oppure optare per performance normali, alternativa che presenta però alcuni rischi di blocco improvviso dello smartphone. Per far fronte alle polemiche, Apple ha offerto agli utenti una sostituzione scontata della batteria a 29 euro.

Il Codacons ha espresso «soddisfazione» per l'indagine aperta dall'autorità per la concorrenza «accogliendo le nostre denunce.

Se effettivamente risulterà che Apple e Samsung sabotano i vecchi smartphone per indurre i consumatori ad acquistare i nuovi modelli in commercio, scatterà una maxi class action del Codacons per conto di tutti i possessori di telefonini delle due società».

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