Le cripto truffe cresciute di 60 volte. In 14 mesi danni per oltre un miliardo

Le vittime adescate sui social. Gli anziani perdono più soldi

Le cripto truffe cresciute di 60 volte. In 14 mesi danni per oltre un miliardo

Dal Casanova ricco e raffinato esperto di criptovalute che colpisce sulle app di incontri, ai falsi investimenti in valute digitali che garantirebbero guadagni da sogno. Per arrivare a presunti agenti di polizia che chiedono un versamento in criptovalute a utenti sprovveduti. Questi sono solo alcuni dei più diffusi stratagemmi utilizzati dai criminali per ingannare gli utenti più inesperti secondo un rapporto della Federal Trade Commission, agenzia governativa statunitense a tutela dei consumatori.

Tra gennaio 2021 e marzo 2022, poco più di 14 mesi, le cripto truffe, o crypto scam, hanno fruttato oltre un miliardo di dollari. A fronte di 46 mila segnalazioni. Ma le stime secondo lo studio sarebbero in difetto, perchè solo il 5% delle vittime segnala il furto alle autorità. Il trend di crescita poi non lascia dubbi: nel 2021 la Ftc aveva rilevato un volume truffaldino di 80 milioni di dollari, a fronte di 7mila segnalazioni. «Quasi sessanta volte quello del 2018», ha rilevato l'agenzia.

Il rapporto è un'altra tegola sulla credibilità del mondo cripto, che di recente ha vissuto un crollo che ha portato il bitcoin, la valuta più scambiata, a polverizzare fino a più del 50% della sua capitalizzazione rispetto ai suoi massimi.

La maggioranza dei pagamenti ai truffatori, rileva il rapporto, sono stati effettuati in Bitcoin (70%), seguiti da Tether (10%) e Ether (9%).

A facilitare l'opera dei criminal, segnala la Ftc, è il fatto che non esistano banche o altre autorità in grado di monitare le transazioni e prevenire le truffe, quindi le vittime non possono più recuperare le loro criptovalute. Questo è probabilmente uno dei motivi per cui la responsabile del Tesoro Usa, Janet Yellen (in foto), ha richiamato sulla necessità di un quadro normativo. E la Bce, addrittura, le ha definite pericolose.

Come rilevato dalla Ftc, quasi la metà delle persone truffate (il 49%) è stato adescato con un post o un messsaggio sui social.

La più utilizzta è Instagram (32%), poi Facebook (26%), WhatsApp (9%) e Telegram (7%).

Da segnalare poi che la media di denaro persa in queste truffe aumenta con l'età «toccando 11.708 dollari per le persone sulla settantina».

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