Crisi chip, ma Silk Faw tira dritto: "In Emilia le supercar elettriche"

Bassi: "Confermato l'investimento da 1,3 miliardi"

Crisi chip, ma Silk Faw tira dritto: "In Emilia le supercar elettriche"

Il progetto della joint venture tra l'americana Silk (85%) e il colosso cinese Faw (15%) va avanti. Restano confermati il mega investimento nel Reggiano di 1,3 miliardi e la creazione di oltre mille posti di lavoro per quello che diventerà un hub di supercar elettriche. A sgombrare il campo dalle voci su possibili passi indietro e ripensamenti è Katia Bassi, managing director di Silk Faw, con trascorsi in Aston Martin, Ferrari e Lamborghini, che proprio a settembre 2021 aveva presentato alla Design Week milanese l'ambizioso piano strategico. E anche Roberto Fedeli (ex Ferrari, Bmw, Maserati e Alfa Romeo), chiamato a dirigere il settore ingegneristico di Silk Faw, che da giugno sarà in Aston Martin, spiega il cambio di azienda non prima di aver creato le basi ingegneristiche in Silk Sports Car Company («sono orgoglioso di essere stato la matricola numero 3») e «di ritenersi, in accordo con i vertici di Aston Martin, sempre a disposizione del gruppo guidato da Katia Bassi».

«La nostra - sottolinea la manager - è una grande iniziativa, uno dei pochi investimenti esteri di rilievo in Italia. Ma i passi vanno fatti secondo le scadenze previste e considerando gli imprevisti. Finora l'agenda è stata rispettata, come il consolidamento della joint venture lo scorso marzo. I 4,5 milioni di finanziamento dell'Emilia Romagna? Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha chiesto giustamente un aggiornamento della situazione. E il contributo sarà erogato a fronte delle certificazioni relative allo stato dell'arte». A Gavassa, alle porte di Reggio Emilia, nella Motor Valley, è prevista la nascita di una sorta di cittadella dell'auto: Fedeli ricorda come «in questi ultimi 9 mesi sono stati reclutati una settantina di giovani il cui potenziale tecnico, se confrontato con i pari età degli anni '90 in Ferrari, di cui ho fatto parte, è almeno 5 volte superiore». Sono il seme di quello che verrà», aggiunge.

Quello di Fedeli, comunque, non è l'unico «cambiamento». Anche Amedeo Felisa, ex ad di Ferrari, dopo aver svolto il lavoro di consulente personale del presidente Jonathan Krane per l'avvio del progetto, ha lascito il gruppo per accasarsi pure lui in Aston Martin, dove è stato nominato amministratore delegato. «La sua uscita era programmata», precisa Katia Bassi. Resta comunque in sella il capo del design Walter De Silva che, alla Design Week 2021, aveva descritto il primo frutto concreto dell'azienda: la hypercar S9, un bolide ibrido da 1.400 cavalli di potenza, 400 orari di velocità e un listino di circa 2 milioni. S9, a marchio Hongqi, società della galassia Faw, arriverà sul mercato nel 2024 e sarà l'unica hypercar ibrida, in quanto quelle successive avranno l'alimentazione solo elettrica. «Il vantaggio della jv - interviene ancora Fedeli - è di non avere legami particolari con altre motorizzazioni, quindi, non esistono problemi di riconversione produttiva. L'azienda, al di là delle discussioni in corso all'Ue, guarda solo all'elettrico, con un enorme vantaggio sulle concorrenti presenti nella stessa Motor Valley».

S9, però, non sarà esposta in occasione dell'imminente Motor Valley Fest, dal 26 al 29 maggio a Modena e dintorni. «Ci saremo al momento giusto - afferma la managing director Katia Bassi -.

Se ci sentiamo una presenza sgradita nella Motor Valley? Innanzitutto stiamo coinvolgendo molti fornitori del territorio, senza contare la formazione in casa nostra di ulteriori futuri esperti in motorizzazioni elettriche e software, i nostri punti di forza. Sia io sia gli altri, inoltre, stiamo mettendo a frutto ciò che abbiamo appreso proprio in questo territorio».

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