Crisi, Fmi promuove l'Italia: "Ha fatto grandi progressi" Il Prof: "Non allento la presa"

L'Fmi promuove le riforme fatte dal governo, ma invitano Monti ad andare avanti: "L'Italia è a buon punto". Il Prof: "Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare"

Crisi, Fmi promuove l'Italia: "Ha fatto grandi progressi" Il Prof: "Non allento la presa"

Disco verde del Fondo monetario internazionale all'Italia a cui riconosce l’importanza delle misure assunte finora per risollevare il Paese "tuttavia il lavoro è solo iniziato e molto resta da fare per rilanciare la crescita e ripristinare dinamismo all’economia". Secondo i tecnici di Washington, l’enfasi va continuata sulle riforme strutturali, su una strategia fiscale sostenibile e favorevole alla crescita e sulla promozione di un sistema bancario dinamico e solido. Lo stesso presidente del Consiglio Mario Monti è convinto che per l’Italia questo "non è il momento di allentare la presa".

Durante una conferenza stampa a Roma, il direttore per l'Europa del Fmi Reza Moghadam ha spiegato che l'Italia è "veramente un modello" nel panorama europeo per quanto ha fatto in questi mesi sul fronte delle riforme, ma nonostante i "progressi" realizzati "bisogna ora fare di più sul fronte della crescita". Secondo i tecnici di Washington, le politiche di stabilizzazione messe a punto dall'esecutivo italiano sono "la condizione per rilanciare la crescita" anche se "il percorso non si conclude qua ma bisogna rilanciare la crescita". Nella missione italiana gli esperti del Fondo monetario internazionale si sono concentrati in particolare su tre aree: le riforme strutturali, il consolidamento fiscale ("più amico della crescita") e il settore bancario. Secondo gli studi fatti dal Fmi, infatti, il livello di prodotto potrebbe incrementare del 6% attraverso le riforme strutturali: "Di buono c’è che queste riforme verranno presto attuate, prima tra tutte la riforma del mercato del lavoro".

Le prospettive per l’economia italiana restano, tuttavia, al ribasso. Il vicedirettore del dipartimento europeo del Fmi Aasim Husain ha, tuttavia, avvertito che le stime di crescita per l’Italia non cambiano. Per il 2012 è prevista una contrazione dell’1,9% del pil.

Il Fmi sottolinea che "le rinnovate tensioni finanziarie potrebbero spingere al rialzo i rendimenti dei titoli di stato, restringere il credito bancario e indebolire l’attività economica". Secondo Monti, il lavoro della missione del Fondo di Washington dimostra che "l’Italia ha fatto ciò che doveva fare per mettere i conti pubblici su basi sicure e avviare riforme incisive".

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