Saranno due delle novità più importanti di theMicam 2016, il grande salone globale della calzatura che si terrà il prossimo febbraio in Fiera Milano: il profilo We Chat e la nuova piattaforma digital. Il web, l’Internet of things e ancora l’e-commerce entrano nel mondo della moda calzature, della produzione e della commercializzazione di prodotti fashion del saper fare made in Italy apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo. Svolta digital che inizia a concretizzarsi per iniziativa di Assocalzaturifici che organizza theMicam a Milano.
Per annunciare e condividere con gli imprenditori questa nuova frontiera, l’associazione ha scelto il convegno annuale che si è svolto a Venezia - nel Veneto tra l’altro c’è un importante distretto calzaturiero - e L’artigiano digitale è stato il fil rouge dell’iniziativa durante la quale si è tenuto un focus sulla Cina, importantissimo mercato di sbocco con grandi possibilità di crescita nel quale proprio il digital può contribuire ad allargare i canali di esportazione delle scarpe italiane.
“Assocalzaturifici è parte attiva nell’evoluzione sul digitale - ha detto Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici - e sta lavorando a una nuova piattaforma integrata, che sarà lanciata in occasione del theMicam”. E ha spiegato: “Sarà uno spazio virtuale dove raccogliere e mettere in connessione le iniziative dell’associazione, i trend, le novità del settore e i servizi alle aziende”. A decidere il titolo della piattaforma sarà un concorso aperto a tutti e “dal 21 dicembre sul sito www.assocalzaturifici.it, cliccando sull’immagine del convegno, si aprirà un link che darà accesso a un formulario da compilare con i propri dati, dove sarà possibile proporre un titolo”. Una giuria interna sceglierà la miglior proposta e il vincitore verrà comunicato all’apertura di theMicam, giorno in cui avverrà anche il lancio online della piattaforma. In palio un buono calzature di un valore massimo di 500 euro.
Il progetto di We Chat Italia con Assocalzaturifici ha invece l’obiettivo di promuovere su solide basi e in modo congiunto il settore sul mercato cinese. In che modo? Far conoscere al consumatore cinese la forza, la qualità, i tratti distintivi e le storie delle calzature made in Italy dando poi spazio ai brand e ai loro prodotti creando un collegamento diretto alle piattaforme di e-commerce dei vari marchi e consentendo anche ai consumatori di interagire “social” per aiutarli a conoscere e riconoscere le eccellenze italiane.
L’importanza della comunicazione multi canale e dell’e-commerce sono infatti fondamentali per raggiungere direttamente milioni di consumatori - in particolare più giovani e con cultura digitale - delle economie emergenti, stata sottolineata nel focus sulla Cina con gli interventi di Nancy Zhou, Fashion & Home Group Key Account Dept. Director JD, e Andrea Ghizzoni, ceo di WeChat Italia. La Cina è un mercato importante di consumo di beni di lusso, con una crescente consapevolezza della qualità del prodotto e una grande desiderio di made in Italy - ha spiegato Nancy Zhou -. Il problema più importante del consumatore cinese è quello di distinguere e acquistare il vero prodotto made in Italy, non le imitazioni, soprattutto nella fascia lusso e medio-alta. Motivo in più per far leva sul digital per fornire nuovi strumenti in grado di raccontare il prodotto e offrire un’esperienza di acquisto semplice, diretta e più consapevole. Per questo JD - colosso dell’e-commerce - aprirà in tempi ravvicinati una sezione dedicata solo a prodotti italiani, per aiutare i propri utenti ad identificare il vero made in Italy, con la garanzia che non ci saranno falsi in vendita…
L’attività di WeChat Italia nasce proprio per aiutare le imprese italiane a sfruttare questo potentissimo canale social, capace di raggiungere in Cina oltre 350 milioni di compratori online e comunicare con loro in maniera efficace, in un momento in cui è più facile per le aziende non cinesi entrare sul mercato con un canale e-commerce grazie anche a dazi più bassi e procedure semplificate rispetto ad altri mercati. “La sfida è sapersi raccontare, essere credibili e far crescere una vera e propria conversazione on line con il cliente”, ha detto Andrea Ghizzoni, ribadendo l’importanza dello storytelling di aziende, imprenditori, artigiani.
Il tema dell’Artigiano digitale è stato sviluppato di Roberto Liscia, presidente Netcomm, che ha fatto il punto sulla digitalizzazione del consumatore a livello globale, sulle sue abitudini e sui nuovi comportamenti. Tutti elementi di cui le aziende calzaturiere devono tener conto pianificando iniziative digital. Intanto a livello globale, su 7 miliardi di persone circa 3 utilizzano internet, mentre a livello europeo su 818 milioni di persone ben 565 milioni usano il web e 231 millioni sono e-shoppers. La percentuale di vendita online in Europa sul totale è stimata intorno al 6% con tassi di crescita interessanti, anche a due cifre ma in Italia i livelli sono ancora molto bassi (Fonte: Ecommerce Europe, European B2C E-commerce Report 2015). Per le aziende, anche nella prospettiva è fondamentale comunicare e interagire con questo pubblico (soprattutto con quello giovane), ma il sito dell’azienda e il canale e-commerce non sono sufficienti a conquistare i consumatori se non si imparare una nuova sintassi digital con cui dialogare con il consumatore. Per un motivo preciso: i negozi tradizionali non stanno scomparendo ma si trasformano perché anche il retail è sempre più digital e deve offrire un’esperienza che integri sia l’esperienza fisica del prodotto “da tenere in mano prima di scegliere” sia l’accesso alle informazioni e ai canali di vendita online. Su 19 milioni di persone che posseggono uno smartphone 13,6 sono andate in un negozio dopo una consultazione online e di questi 8 milioni si informano online mentre sono nel negozio e si aspettano quindi un'interazione dinamica fra le diverse esperienze di vendita. L’Italia è ancora sostanzialmente assente da questa competizione digitale nel mondo e questo può e deve essere uno stimolo a esplorare al più presto nuove strategie digitali.
Giuseppe Tamola, country manager Italia di Zalando e Andreas Schmeidler, country manager Italia di Vente-Privee, hanno mostrato le potenzialità di due grandi gruppi di vendita online, mentre il top digital influencer Mariano Di Vaio ha raccontato l’esperienza del suo blog e come sia strategico creare un racconto intorno al prodotto e un’esperienza emozionale capace di raggiungere il consumatore digitale, sempre più interessato a un dialogo e a un’esperienza coinvolgente di acquisto.
Interessanti le nuove modalità di vendita per l’artigianalità made in Italy. Giacomo Summa ha presentato Stylect, app per scarpe femminili con più di un milione di utilizzatrici. Le app permettono una fruizione molto rapida dai dispositivi mobile sempre più strategici soprattutto sui mercati emergenti, per intrattenere gli utenti, dare informazioni e finalizzare le vendite, anche se l'acquisto finale spesso avviene ancora dal tradizionale Pc.
Roby Spernanzoni ha spiegato l’evoluzione in rete de Il Gergo, brand di calzature italiane di alta qualità con uno shop online attivo dal 2000. Iniziato come semplice catalogo online, il brand si è evoluto raggiungendo un’ottima esperienza di fruizione del sito e facilità di acquisto raggiungendo un pubblico sempre più internazionale. Il messaggio per gli imprenditori è quindi di intraprendere un percorso graduale di crescita online capace di far emergere tutte le potenzialità del brand. Un altro dato importante è la fortissima interazione tra tutti i negozi del marchio con la piattaforma online: un suggerimento importante per le aziende, che devono tener conto di un consumatore sempre più preparato, che si muove su più esperienze di acquisto e si aspetta la stessa flessibilità, rapidità di fruizione e forza di racconto del brand.
Questi gli scenari e le prospettive aperte dalle nuove tecnologie digitali con cui le aziende grandi e piccole si confrontano e si dovranno confrontare e vede in campo Assocalzaturifici che aiuterà e imprese nel loro sviluppo digital con dei seminari online su diversi argomenti di interesse che spaziano dalle agevolazioni fiscali, alla gestione del credito ai focus sulla comunicazione e su alcuni mercati strategici. Il primo seminario è in programma mercoledì 9 dicembre 2015 alle ore 10.30 e sarà dedicato al Patent Box, il regime di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali, come marchi e brevetti. Presentate anche le promozioni riservate alle aziende associate offerte da Cimac-Centro italiano materiali di applicazione calzaturiera che offrirà alle imprese pacchetti speciali di controllo qualità, uno strumento fondamentale per garantire al consumatore un prodotto sicuro e certificato.
“Garantire l'assoluta eccellenza e perfezione del prodotto made in Italy rimane l'obiettivo principale – ha concluso Annarita Pilotti - ma l'artigianato tradizionale deve incontrare le nuove tecnologie per poter raccontare la bellezza e l'artigianalità delle calzature italiane a nuove generazioni di consumatori stranieri e giovani.
Il convegno è stata l'occasione perfetta per affrontare questi temati e per guardare al futuro del settore in occasione dei 70 anni di Assocalzaturifici. Mi auguro quindi che questo possa essere il primo passo per una nuova integrazione tra manifattura e digitalizzazione”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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