Il digitale cambia ancora: salasso per i nuovi deoder

Arriva il digitale terrestre di secondo generazione. I costi a carico del contribuente oscilleranno dai 40 ai 100 euro a famiglia

Il digitale cambia ancora: salasso per i nuovi deoder

La televisione cambia ancora. Sta arrivando il digitale terrestre di nuova generazione. Il Dvb-t2, in discussione alla commissione Economia e Società digitali dell'Unione europea, garantirà una maggior qualità delle trasmissioni. Un operazione che non sarà conclusa prima di un quinquennio ma che si porterà dietro una mini stangata per tutte le famiglie. Una sorta di una tantum sulla tivù in chiaro che peserà inevitabilmente sul contribuente.

Come annuncia Libero, il digitale terrestre di seconda generazione avrà un costo non indifferente. Per i soli operatori si calcola un esporso che oscilla dai 450 e agli 890 milioni di euro a seconda dello standard di compressione (Mpeg p Hevc) che verrà adottato. A questa spesa si dovranno, poi, tenere conto i costi a carico dei consumatori che dovranno mettere mano al portafogli se vorranno avere un decoder in grado di ricevere le trasmissioni del Dvb-t2. Solo per le tv delle prime case, l'impatto oscillerà tra i 616 milioni e 1,6 miliardi (per Mpeg e Hvec), mentre se si considera la totalità delle case il conto sale tra 1,3 e 3,3 miliardi di euro. Per farla breve, ogni famiglia dovrà sborsare 40 euro per un decoder Dvb-t2 con la tecnologia di compressione più semplice (Mpeg) e 100 euro per quello con tecnologia più avanzata.

"Il 68% dei costi totali indicati dalla Commissione Ue - si

legge su Libero - saranno a carico dei consumatori italiani, francesi e spagnoli, che avranno per forza bisogno dei nuovi dispositivi se volgliono continuare e ricevere il segnale del digitale terrestre".

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