E per i Quandt (Bmw) c'è una cedola recordBilancio

Monaco di BavieraTra i dati, quasi tutti da record, del bilancio 2013 di Bmw presentato ieri a Monaco ce n'è uno che colpisce più di altri: il dividendo assegnato agli azionisti, 2,60 euro per le azioni ordinarie, 2,62 per le privilegiate, il più alto mai distribuito dal gruppo. Lontani dalle stanze dei bottoni, con il potere nelle mani del board guidato da Norbert Reithofer (il suo compenso è salito a oltre 7 milioni), i membri della famiglia Quandt (e prima tra tutti Susanne Klatten, «lady Bmw»), azionisti di controllo, possono dirsi più che soddisfatti delle loro scelte, ben diverse da quelle della famiglia Peugeot, che ha ormai perso il controllo della società omonima e sta scontando l'eccessiva dipendenza dal mercato europeo. L'internazionalità del gruppo Bmw è invece testimoniata dall'equilibrata distribuzione delle vendite delle auto (1.963.800 unità tra Bmw, Mini e Rolls-Royce nel 2013: +6,4%): 39% in Europa Occidentale, 21% in Usa, 20% in Cina e 20% nel resto del mondo.

Con ricavi di 76 miliardi (-1% sul 2012, si vendono più compatte e meno ammiraglie), Bmw Group ha generato utili prima delle imposte per 7,91 miliardi (+1,4%) a fronte di investimenti in ricerca e sviluppo (4,79 miliardi: +21,3%) che hanno portato alla realizzazione di 12 modelli nuovi e quattro restyling che scenderanno in strada entro fine 2014. Intanto, il target fissato nel 2007 (2 milioni di unità nel 2016) sarà raggiunto già quest'anno.

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