Cento funzionari informatici, 2.300 funzionari amministrativi e tributari. Sono le figure professionale che l'Agenzia delle entrate sta cercando di reclutare. Per questo sono stati pubblicati due bandicon l'obiettivo di rendere più digitale il Fisco e più efficiente il sistema di riscossione delle tasse.
Il primo concorso è rivolto a 25 analisti di dati e 25 analisti di infrastrutture informatiche e relativa sicurezza, oltre a 50 funzionari con compiti di data scientist. Le domande devono essere inviate entro il 30 settembre. I requisiti di ammissione sono elencati nel bando di concorso. Il lavoro dei cento funzionari informatici consisterà in attività connesse all'esercizio, allo sviluppo e al monitoraggio del sistema informatico dell'Agenzia delle entrate. Tra i compiti previsti ci sono la definizione di piani di sviluppo tecnologico, ricerche, analisi e trattamento di grandi quantità di dati e statistiche, anche basate sull'impiego di metodi avanzati di machine learning. L'altro bando servirà ad assumere a tempo indeterminato 370 funzionari per le Strutture centrali e 1950 per le Direzioni regionali per le attività amministrativo-tributarie. Queste figure dovranno dirigere e coordinare unità organizzative, attività ispettive, di verifica e controllo, ma anche nelle relazioni dirette con il pubblico.
Dopo le assunzioni arriverà la riforma del Fisco vera e propria. I controlli verranno inaspriti tramite l'utilizzo di diversi strumenti, a partire dall'incrocio delle banche dati dell'Agenzia con quelle delle amministrazioni comunali per stanare i "furbetti" che evadono le tasse, per esempio puntando maggiormente l'attenzione su strumenti quali la fatturazione elettronica. L'obiettivo è quello di costruire un sistema di controllo più efficiente, che punti ad arrivare al milione di alert ogni anno e ad aumentare del 20 per cento le entrate. Puntando così a recuperare una parte dei 200 miliardi che mancano ogni anno all'appello sul fronte delle tasse. Intanto l'Istat certifica un aumento della pressione fiscale nel 2020, nonostante i miliardi persi a causa della pandemia: lo scorso anno era al 42,8 per cento, in crescita rispetto al 42,4 per cento dell'anno precedente.
E nei prossimi mesi arriveranno anche i rincari sulle bollette, che potrebbero far lievitare le spese degli italiani per elettricità e metano fino a 500 euro l'anno per ogni famiglia. Mentre il prezzo della benzina, che sfiora l'euro e settanta al litro, è al livello più alto dal 2014.
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