Ecco quanto ci costa la batosta sui pagamenti in contanti

La penalizzazione per chi sceglie pagamenti in contanti potrebbe arrivare fino al 4 per cento sull'Iva. Ecco le cifre che sta studiando il governo

Ecco quanto ci costa la batosta sui pagamenti in contanti

Il governo non molla la presa sulla guerra al contante. L'esecutivo giallorosso di fatto si prepara a varare un piano per incentivare i pagamenti elettronici giocando sulla leva dell'Iva. Il sistema che si appresta a varare il governo prevede penalizzazioni per chi usa il contante in fase di pagamento e agevolazioni per chi usa la carta. Il tutto con un'Iva variabile che cambia a seconda del metodo di pagamento. Come abbiamo ricordato per una cena al ristorante la variazione a favore di chi paga col Pos potrebbe aggirarsi tra il 2 e il 4 per cento sull'Iva mentre per chi usa i contanti si va ad un punto percentuale di Iva in più con un divario del 3-4 per cento rispetto ad un pagamento elettronico. Lo schema potrebbe ripetersi anche per i pagamenti in albergo ma anche per i lavori di manutenzione in casa.

Su queste variazioni di Iva però bisogna capire quale possa essere lo schema che verrà utilizzato dal governo. L'esecutivo di fatto dovrà fare i conti con le regole europee che prevedono tre aliquote Iva, una ordinaria e due agevolate. Il sospetto è che i giallorossi possano usare il cavallo di Troia della lotta al contante per aumentare de facto l'Iva. La questione è piuttosto delicata e i tecnici del Mef sono a lavoro per trovare nuove strade. Tra queste potrebbe esserci quella suggerita da Confesercenti con l'introduzione di un credito di imposta del 2 per cento per chi usa le carte e il bancomat per gli acquisti. In questo quadro vanno sottolineate le parole del premier Conte che ha aperto all'ipotesi di alcuni aggiustamenti proprio sull'imposta del valore aggiunto: "Il governo sta valutando qualche rimodulazione con beneficio per tutti gli italiani".

Lo stesso premier ha però affermato di voler disinnescare le clausole di salvaguardia sull'Iva che se attivate porterebbero ad un aumento consistente delle aliquote. Insomma la battaglia contro il contante è solo all'inizio e di fatto secondo le prime stime porterà un salasso nelle tasche degli italiani. Almeno su quelli che continueranno ad usare i contanti.

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