Primi riscontri concreti sull'occupazione dopo la decisa virata di Fca sui modelli elettrificati. L'azienda, presentati il «Bactery Hub» di Mirafiori e, sempre all'interno dello storico impianto torinese dove viene prodotta la 500 elettrica, il sistema di scambio di energia con la rete (Vehicle-to-Grid), fa sapere che a fine settembre il polo piemontese riassorbirà gli oltre 4.200 lavoratori in solidarietà. Un importante passo, dunque, verso la piena occupazione in Italia, come prospettato dal piano d'investimenti in corso: 5,2 miliardi.
E così, sia Mirafiori (Fiat 500 elettrica e Maserati Levante) sia Grugliasco (Maserati Ghibli anche Hybrid e Quattroporte) si preparano, dopo 10 anni, a dire addio agli ammortizzatori sociali. In proposito, proprio i recenti investimenti sui nuovi processi di elettrificazione hanno permesso a Fca di far tornare sulle linee tutti i suoi lavoratori in Piemonte.
Ripresa del lavoro, ma anche nuova occupazione: per far fronte alle necessità legate al lancio dei nuovi modelli elettrificati (500, Maserati Ghibli Hybrid e Ducato, quest'ultimo sempre prodotto ad Atessa, ma la cui messa a punto finale - cioè il sistema a zero emissioni - avverrà a Mirafiori) saranno assunti altri 20 apprendisti con profili specializzati (team leader, conduttore impianti automatici e manutentore) che andranno ad aggiungersi ai 50 già in fase di inserimento. Si guarda, inoltre, all'assunzione di otto giovani ingegneri per ruoli tecnico specialistici legati ai prodotti elettrificati.
I sindacati, da parte loro, parlano di ulteriori ingressi per circa 270 lavoratori in somministrazione in ottobre e novembre. Per Fca, dunque, il polo produttivo di Torino deterrà sempre più un ruolo guida a livello europeo sul fronte dello sviluppo dell'elettrificazione non solo sui nuovi modelli, ma anche sull'ecosistema che li circonda.
Il governo, intanto, non perde l'occasione per prendersi qualche merito a proposito della nuova linea strategica adottata da Fca. E lo fa attraverso il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che nei giorni scorsi aveva presenziato al lancio del progetto pilota Vehicle-to-Grid a Mirafiori. «Abbiamo segnali - commenta il ministro - che il piano industriale di Fca in Italia, in virtù anche alle garanzie che abbiamo chiesto, sta dando i primi risultati. Grazie alle disposizioni normative per gli incentivi sulle auto elettriche, come Fiat 500e, c'è la necessità della piena occupazione, oltre al fatto che la fusione con Psa consentirà nuove assunzioni».
Positivo il commento dei sindacati, a partire da Ferdinando Uliano (Fim-Cisl): «Il lancio della produzione della prima Fiat full electric, la 500, determinerà l'assunzione temporanea di circa 270 lavoratori in somministrazione per ottobre e novembre, che se anche a tempo determinato, rappresentano una novità che da anni non si vedeva nei siti del polo del lusso. La continuità di questa situazione positiva, in controtendenza rispetto all'andamento del mercato delle auto in Europa, dipenderà molto dalle richieste del mercato della 500 elettrica, ma nel frattempo attestiamo una situazione favorevole».
«È l'attestazione - aggiunge Roberto Di Maulo (Fismic) - che il piano industriale confermato da Pietro Gorlier, di Fca, comincia a dare risultati positivi, nonostante la pandemia, che si sommano a quelli delle Jeep Hybrid di Melfi e del Ducato di Sevel. Il governo preveda ora incentivi maggiori per i veicoli a basso impatto ambientale e l'ulteriore sviluppo della rete di centraline elettriche nel Paese».
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