Fisco, Entrate in sciopero. La lotta al nero è utopia

Le agenzie fiscali hanno proclamato un blocco di due ore per la giornata di domani, dalle 10 alle 12, per protestare contro la carenza del personale

Fisco, Entrate in sciopero. La lotta al nero è utopia

La carenza del personale non permette di garantire adeguati servizi ai cittadini e, anche per questo motivo, le agenzie fiscali hanno proclamato nella giornata di domani un blocco della durata di due ore per gli uffici dell'Agenzia delle Entrate, delle Dogane e dei Monopoli.

Dalle ore 10:00 alle ore 12:00 la macchina fiscale italiane si paralizzerà in occasione del cosiddetto Fisco-day. Il prossimo 6 febbraio, inoltre, è prevista una manifestazione nazionale delle citate agenzie in quel di Roma, sotto il ministero dell'Economia e delle Finanze, in contemporanea con altre minori manifestazioni nelle altre città italiane.

Ad annunciarlo è il programma contenuto in una nota diffusa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa e Flp, i quali si schierano “a difesa di un fisco giusto, del loro diritto a fornire servizi adeguati ai cittadini e recuperare davvero l'evasione fiscale".

Attacco al governo

Ricordiamo che i lavoratori delle Agenzie erano già in stato di agitazione. I sindacati hanno fatto sapere che “stanno operando con una carenza di personale che non permette ormai nemmeno più di coprire i servizi essenziali, figuriamoci fare la lotta all'evasione fiscale. Inoltre, non percepiscono da oltre due anni il salario di produttività, nonostante tutti gli obiettivi fissati dalle convenzioni con il Ministero dell'Economia siano stati puntualmente raggiunti”.

Non aiutano, inoltre, i tagli dei fondi per i lavoratori, “un'organizzazione obsoleta” e la paralisi “dovuta all'assenza di un interlocutore” dal momento che – spiegano sempre i sindacati - “la politica non è stata capace di nominare né i direttori dell'Agenzia, nomine di competenza governativa, né i comitati di gestione, la cui nomina spetta invece al solo Ministro dell'Economia".

La sensazione è che la pazienza sia ormai finita da un pezzo e che i sindacati non siano più disposti ad aspettare oltre. “Abbiamo atteso con molto senso di responsabilità perché il Governo aveva promesso soluzioni ai problemi da noi posti con il decreto Fiscale e la successiva legge di Bilancio – prosegue la nota dei sindacati - Dopo il 10 dicembre, data fissata per un incontro con il Viceministro Misiani e successivamente dallo stesso cancellata, il Governo è sparito dai nostri radar e le promesse fatte sono state disattese completamente”.

Non mancano chiari attacchi al governo: Continuiamo ad assistere alle passerelle televisive dei nostri governanti che assicurano che nel 2020 dalla lotta all'evasione fiscale arriverà un tesoretto di oltre 3 miliardi.

Nella situazione attuale questa è un'utopia e i lavoratori del fisco non vogliono rendersi complici di un buco nel bilancio dello Stato che è attribuibile esclusivamente a coloro che non si stanno occupando di investire nella macchina fiscale e nei suoi lavoratori”.

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