La Grecia presenta il piano: "Ora spetta ai leader europei"

Entro venerdì Atene dovrà versare 300 milioni di euro al Fmi. Gli analisti sono scettici: la Grecia corren verso il default

La Grecia presenta il piano: "Ora spetta ai leader europei"

Qualcosa si muove. Forse. Alexis Tsipras ha presentato una proposta di accordo con i creditori. Una mossa che arriva al termine del vertice notturno tenuto a Berlino dal premier francese Francois Hollande, dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal direttore generale del Fmi Christine Lagarde. il primo ministro greco non ha dato dettagli sul documento presentato, si è limitato a dire che contiene "proposte realistiche". "Ora - ha chiosato ai microfoni dall’emittente statale Nerit Tv - la decisione spetta alla leadership politica dell’Europa". Fonti del governo ateniese hanno, però, assicurato i 300 milioni di euro dovuti al Fmi saranno saldati venerdì 5 giugno, anche qualora la Grecia non dovesse ricevere in tempo ulteriori aiuti, se entro quel giorno sarà raggiunto l'accordo.

La partita greca è alle battute finali. L'ipotesi di un default venerdì, quando scade la nuova rata Fmi, spaventa a tal punto da costringere i vertici dell'Unione europea a scendere in campo. Ieri sera il governatore della Bce Mario Draghi ha raggiunto, a sorpresa, Merkel e Hollande, già riuniti a Berlino, per trovare una soluzione all'impasse e mettere fine a quei negoziati tecnici che finora hanno fatto pochi progressi e portato via troppo tempo. Dopo i molti avvertimenti dell’Europa ad Atene, il tempo ora sta per scadere sul serio, nonostante la Commissione europea, mediatrice nella partita tra Atene e le altre capitali, abbia spostato la scadenza a fine giugno per far guadagnare tempo ai negoziati. Ma il default della Grecia, incubo per tutta l’Eurozona, potrebbe scattare già venerdì se non si corre ai ripari: Atene deve rimborsare 300 milioni di euro al Fmi, ma ancora non sa come e se quel giorno riuscirà a pagare. Ha detto che lo farà, ma la fiducia dei creditori è molto scarsa, visto che già per l’ultima rata ha dovuto accedere ai fondi d’emergenza depositati presso il Fondo, che ha autorizzato l’operazione purché venga rimborsato entro un mese. Nella proposta di accordo inviata da Atene ai creditori, stando a quanto anticipato da Bloomberg, è indicato l’obiettivo di un surplus primario per il 2015 dello 0,8% e dell’1,5% per il 2016; e per l’Iva tre aliquote al 6%, 11% e 23%. "Non ci siamo ancora ad un accordo - commenta una fonte vicina a Bruxelles - ma il fatto che ci sia uno scambio di proposte e di documenti è di per sé un buon segno".

Per scongiurare lo scenario peggiore, Draghi, Merkel e Hollande valutano le possibili opzioni. Finora nessuno ha voluto cedere alle richieste di Tsipras, che voleva portare il confronto dal piano tecnico a quello politico. Ma nessuno ha voluto nemmeno dargli un vero ultimatum, cioè una proposta "prendere o lasciare".

EIl confronto sul piano politico sarebbe molto più duro, e dall’esito incerto, soprattutto dopo le accuse di Tsipras su Le Monde contro i creditori che fanno "assurde proposte" ad Atene, noncuranti della scelta democratica dei cittadini. Ma cedere alle richieste e alle teorie del governo Syriza sarebbe inaccettabile per tutti gli esecutivi dell’Eurozona.

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