Il verdetto della consulta sulla rivalutazione delle pensioni non dà automaticamente diritto ad un assegno per chi ha i requisiti con tanto di arretrati. Giuliano Cazzola, esperto di welfare e previdenza, come ricorda Libero, avverte sulle possibili trappole che il governo potrebbe tendere ai pensionati. L'ipotesi class action per il momento appre remota. Ma chi avrà diritto all'assegno dovrà di certo fare una domanda e un ricorso. Una mossa senza la quale potrebbe non scattare il risarcimento. La sensazione diffusa tra gli addetti ai lavori è che presto o tardi potrebbe arrivare un decreto.
Ma c'è anche l'ipotesi che venga rimodulata l'asticella per il blocco della rivalutazione dall'importo oltre tre volte il minimo a un livello più alto in modo da ridurre le somme da ridare. A pesare sulle casse dello Stato non sono solo i rimborsi per gli anni in cui il blocco è stato dichiarato, pure quelli dei mancati esborsi degli anni successivi, in una sorta di effetto trascinamento. Intanto gli avvocati sono pronti a dar battaglia. L'avvocato Riccardo Troiano ricorda qualche precedente: "In una sentenza dello scorso 30 aprile viene richiamata una precedente pronuncia del 2008, relativa - spiega a Libero - al blocco degli assegni elevati.
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