Bankitalia: un italiano su sei vive con meno di 640 euro al mese

Aumenta la soglia della povertà pseudoassoluta, mentre aumenta la concentrazione della ricchezza. Unico dato positivo: diminuisce il numero delle famiglie indebitate

Bankitalia: un italiano su sei vive con meno di 640 euro al mese

L'indagine biennale di Bankitalia sui conti delle famiglie rivela dati allarmanti: una famiglia su tre non arriva a fine mese, e un italiano su sei ha a disposizione meno di 640 euro al mese. Nel 2012 "il 35,8% delle famiglie ritiene che le proprie entrate siano insufficienti ad arrivare alla fine del mese (contro il 29,9% del 2010)" - rivela Bankitalia - "Nel 2004, primo anno in cui questo indicatore è stato rilevato, la percentuale era del 24,3%.". Metà delle famiglie vive con meno di 2000 euro al mese, mentre il 20% deve farsene bastare circa 1200. In media, il reddito familiare degli italiani si attesta a 30.338 euro, circa 2.500 euro al mese. La povertà pseudoassoluta è salita dal 14% al 16% negli anni compresi tra il 2010 e il 2012 (con punte del 24.7% nel Mezzogiorno), fissando la soglia di povertà a un reddito di 7678 euro netti all'anno, meno di 640 al mese.

Nello stesso periodo la ricchezza media è calata del 6,9%, mentre il reddito familiare medio è diminuito del 7,3%. Numeri che diventano ancora più amari per i lavoratori indipendenti e per i giovani, ancor più penalizzati di lavoratori dipendenti e over 64.

Aumenta, per contro, la concentrazione della ricchezza, con il 10% delle famiglie più ricche che detiene quasi la metà del totale, il 46,6% della ricchezza delle famiglie italiane. "L'aumento nella disuguaglianza della ricchezza - spiega Via Nazionale - è in parte attribuibile al calo del valore delle abitazioni, che è stato maggiore per le famiglie meno agiate". Il 10% delle famiglie più ricche ha un reddito medio annuo pari a 55.211 euro.

Tra i pochi dati positivi si segnala il calo del numero di famiglie indebitate, che

nel 2012 è sceso per la prima volta in dieci anni, dal 27,7% del 2010 al 26,1% dell'ultimo dato rilevato. La maggior parte dei debiti è costituita da mutui per l'acquisto e per la ristrutturazione di immobili.

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