La Melegatti è salva, operazione da 13 milioni

In campo l'imprenditore vicentino Giacomo Spezzapria

La Melegatti è salva, operazione da 13 milioni

La Melegatti può cominciare a progettare la sua rinascita. L'azienda dolciaria veronese che ha brevettato il pandoro grazie all'uomo che l'ha fondata nel 1894, Domenico Melegatti, è stata acquistata per 13,5 milioni di euro da una società creata apposta per l'operazione, la Sominor, che fa capo all'imprenditore vicentino Giacomo Spezzapria.

Lo ha stabilito ieri il tribunale di Verona al quale era arrivata un'unica offerta, presentata dal manager incaricato Denis Moro. Un esito felice per l'azienda del pandoro che era stata dichiarata fallita lo scorso 29 maggio. Ora il compratore ha 40 giorni di tempo per effettuare il pagamento e dare inizio al nuovo corso. Si salva dunque un marchio importante dell'industria alimentare italiana. Sono stati rilevati all'asta fallimentare anche lo stabilimento produttivo di Melegatti e l'azienda collegata Nuova Marelli, una buona notizia per i 45 dipendenti che a breve incontreranno la nuova dirigenza per una consultazione sindacale.

L'intento sarebbe quello di ripartire quanto prima con la produzione per prendere parte alla campagna natalizia.

La famiglia Spezzapria controlla il gruppo Forgital, attivo nell'aerospazio che fattura circa 320 milioni di euro, oltre a essere presente nel settore alimentare con le società di imballaggi Eriplast e Fucine Film. «Siamo pronti a scrivere nuovi capitoli della storia della Melegatti», ha dichiarato entusiasta Giacomo Spezzapria. Sarà lui il nuovo presidente.

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