Il mercato dei cellulari? Ancora in mano ai 3 big

Agcom: "Tim, Vodafone e Wind Tre al 90%" ma sale il fatturato Iliad. Il nodo rete fissa al Sud

Il mercato dei cellulari? Ancora in mano ai 3 big

Il mercato della telefonia mobile in Italia si conferma altamente concentrato dal punto di vista concorrenziale con tre operatori - Tim, Vodafone e Wind Tre - che rappresentano poco meno del 90% della torta, avendo ciascuno quote relativamente simili, intorno al 30 per cento. Nel mercato della rete fissa si conferma invece il trend di crescita del traffico dati, che registra un +15,9% rispetto al 2020, ma permangono differenze strutturali tra il Nord e il Sud del Paese.

Sono alcune delle fotografie scattate dall'Agcom nella propria relazione annuale, presentata alla Camera dei deputati. Nel mercato mobile cresce, seppur di poco, la presenza di altri operatori. Nel corso del 2021 Vodafone e Wind Tre hanno perso 2,2% punti percentuali in favore di Iliad e dei cosiddetti Mvno gli operatori mobili virtuali, che registrano complessivamente un aumento del fatturato dell'8,3% rispetto al 2020. Si conferma inoltre il ricorso a soluzioni a elevato consumo di dati, +26,6% rispetto al 2020, con un traffico unitario medio di circa 12,5 GB al mese per Sim.

Un trend determinato dalla didattica e dal lavoro a distanza, dallo streaming video e da un più intenso ricorso alle comunicazioni online. Quanto al traffico dati sulla rete fissa emergono ancora differenze tra Settentrione e Meridione: al Nord-Ovest e al Centro la diffusione degli accessi con velocità maggiori di 100 Mbit/s è superiore rispetto alla media nazionale, mentre al Sud e nelle Isole i valori sono decisamente inferiori. Tim, rileva l'Autorità, si conferma primo operatore nel mercato con una quota del 51,6%, in calo dell'1,5% rispetto al 2020, seguito da Fastweb con una quota di mercato pari al 17,9 per cento.

Nel settore postale, fortemente influenzato dal boom dell'e-commerce, continua il calo dei servizi postali tradizionali e l'aumento significativo del traffico dei pacchi: +12% nel 2021 rispetto al 2020. Volano su scala mondiale i ricavi delle big tech, che superando i 1.100 miliardi di euro fanno registrare un +24 per cento.

Ieri, intanto, Tim ha concluso un accordo coi sindacati che potrebbe far risparmiare oltre 200 milioni se tutti i dipendenti potenzialmente coinvolti aderiranno. Per un periodo temporaneo di 18 mesi l'azienda offrirà un contratto di espansione per circa 27.

000 addetti attuando una riduzione dell'orario di lavoro (con una riduzione di stipendio che sarà compensata in parte o tutto dall'azienda), l'accompagnamento al prepensionamento per 2.200 lavoratori, formazione per la riqualificazione e circa 550 assunzioni tra il 2022 ed il 2023.

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