
Se è vero che errare è umano e perseverare diabolico, allora il fondo olandese Optiver è ormai una creatura da girone dantesco. Certo lo è per la Consob: dopo averlo punito con una multa milionaria per un caso di vendite allo scoperto su Saipem nel luglio 2022, ieri l'Authority guidata da Paolo Savona ha sanzionato la società con sede ad Amsterdam per una manovra analoga sul titolo di Mps in occasione dell'aumento di capitale della banca realizzato nell'ottobre del 2022. La multa è di 400mila euro oltre alla confisca del profitto illecito pari a circa 291mila euro.
Nello specifico, nel documento Consob si legge che Optiver ha realizzato illecitamente «vendite allo scoperto nude (quando un investitore vende un titolo senza averlo nemmeno preso in prestito, ndr) di 41.293 azioni Banca Mps per un controvalore complessivo di euro 407.999 (in data 14 ottobre 2022) e due omesse comunicazioni alla Consob delle variazioni delle Posizioni Nette Corte (Pnc) detenute sullo stesso titolo (in data 14 e 18 ottobre 2022)». Le vendite allo scoperto nude, così come l'omessa comunicazione delle posizioni nette corte rilevanti alla Consob, costituiscono infrazione di vari articoli del regolamento che sovrintende le procedure di Short Selling (ossia le vendite allo scoperto). Del resto, il fondo olandese - che è specializzato in speculazioni di Borsa - si è concentrato su un titolo che in quel momento doveva ancora imboccare la strada del rilancio e, proprio in quelle settimane, lottava per chiudere l'aumento di capitale da 2,5 miliardi con pesanti fluttuazioni del suo titolo di Borsa. Un ambiente ideale, quindi, per chi intende guadagnare con questo tipo di manovre speculative al ribasso. La Consob nel provvedimento aggiunge che «la condotta illecita ha riguardato una percentuale non trascurabile del capitale sociale pre-aumento di Banca Mps (0,41%)». Il che, probabilmente, ha contribuito ad aggravare la grande volatilità del titolo.
Il fondo Optiver, come si accennava, non è alla prima sanzione da parte di Consob. La scorsa primavera aveva subito una multa da 2,5 milioni (più la confisca di 2,7 milioni di profitto illecito) per violazione della disciplina sulle vendite allo scoperto in occasione dell'aumento di capitale di Saipem.
Intanto, nel pomeriggio di ieri è tornato a riunirsi il Patto di sindacato di Mediobanca, chiamato a esprimersi dopo il consiglio d'amministrazione sull'Offerta pubblica di scambio lanciata proprio da Mps su Piazzetta Cuccia. «Abbiamo preso atto della posizione del consiglio, ovvero della totale inadeguatezza» dell'Ops lanciata da Mps «e il patto è d'accordo», ha detto uno dei soci di Mediobanca aderenti all'accordo di consultazione all'uscita della riunione dei membri del Patto che si è allargato a due nuovi soci: la Afl Srl, controllata da Federico Falck con lo 0,13% del capitale, e Alberto Aspesi (tramite Bocca di Rosa Srl) con lo 0,33 per cento. Al netto della vendita dello 0,21% di Mediobanca da parte di Gavio, la quota in capo all'Accordo aumenta dall'11,62 all'11,87% del capitale.
L'istituto guidato da Alberto Nagel ha sottolineato, inoltre, che lo sconto ai corsi di Borsa di ieri sarebbe del 14,8%, per cui per tornare a premio l'offerta di Mps dovrebbe aggiungere oltre 3 miliardi in
contanti. Si tratta tuttavia di cifre teoriche e soggette a speculazioni e umori momentanei del mercato, provocati da acquisti opportunistici (londinesi) che ben poco riflettono il valore patrimoniale di Piazzetta Cuccia.
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