
Tempo di assemblee per il presidente John Elkann: ieri ad Amsterdam è toccato agli azionisti di Stellantis, oggi sarà la volta di Ferrari. Presente il 72,4% del capitale, sono stati approvati il bilancio 2024; il dividendo di 0,68 euro per azione ordinaria per complessivi 2 miliardi con pagamento il 5 maggio (il 99% ho votato ok) e il piano di remunerazione (66,9% i favorevoli, 33% i contrari). Lo scorso anno era stata pagata una cedola superiore: 1,55 euro. A far nuovamente discutere, come ci si aspettava, soprattutto compensi e liquidazione per l'ex ad Carlos Tavares, uscito di scena lo scorso dicembre. Le ragioni le ha ricordate lo stesso Elkann: «Il disallineamento tra il Cda e l'amministratore delegato». Comunque, per Tavares, nonostante strategie e scelte che hanno contribuito a portare Stellantis nell'attuale situazione di crisi, non è andata male. L'ex capo operativo del gruppo, infatti, riceverà 23,085 milioni come compensi complessivi per il 2024 e una buonuscita di 12 milioni, da incassare quest'anno, per un totale di oltre 35 milioni di euro.
Non si è fatta attendere la reazione della Fiom-Cgil: «Ancora una volta - avverte il segretario generale Michele De Palma - vengono premiati i manager e gli azionisti di Stellantis, mentre i lavoratori continuano a essere in cassa integrazione. La proprietà si sta assumendo la responsabilità di approvare cospicue remunerazioni a chi ha portato al fallimento industriale e occupazionale di Stellantis. Gli utili, invece che arricchire ulteriormente i manager e gli azionisti, dovrebbero essere utilizzati per gli investimenti in innovazione tecnologica, in ricerca e sviluppo e per aumentare il salario dei lavoratori di Stellantis».
Cresce, intanto, l'attesa per la nomina del successore di Tavares, programmata entro giugno. Sono cinque i candidati, tutti uomini, dei quali due interni. I nomi più gettonati: l'italiano Antonio Filosa, attuale responsabile del mercato Usa, vitale per il gruppo, nonché della qualità, e il francese Maxime Picat, a capo degli acquisti. Nulla si sa, invece, per quanto riguarda i tre manager esterni a Stellantis. Mesi fa si era parlato di Luca Maestri, ex General Motors ed ex Cfo di Apple, indiscrezione poi smentita.
Il presidente Elkann, nel suo intervento, ha riconosciuto le difficoltà e le responsabilità gestionali che hanno caratterizzato il 2024, «un anno non buono anche per colpa nostra, il che ha reso il risultato ancora più deludente». Quindi, fuori Tavares dal gruppo, sono state avviate «quelle azioni importanti e decisive per garantire che Stellantis sia nella posizione più forte possibile quando verrà nominato il nostro nuovo Ceo».
E ancora: «Abbiamo ridotto le scorte, responsabilizzato le nostre Regioni e lavorato a stretto contatto con concessionari, fornitori e sindacati. Siamo concentrati sul lancio di nuovi prodotti e sul miglioramento delle attività in un contesto internazionale molto difficile».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.