La palla è in mano alla Camera. I deputati hanno iniziato questa mattina a discutere sul decreto legge relativo ai pagamenti dei debiti alle imprese da parte dell'amministrazione pubblica. Il primo di due esami, che porterà poi la misura a Palazzo Madama, per decidere su un testo la cui validità scadrà il 7 giugno.
Da questo pomeriggio alle quindici i parlamentari inizieranno le operazioni di voto. La commissione Bilancio della Camera ha intanto chiarito che scuola, università, ricerca ed Expo non saranno oggetto di tagli lineari. Dal 2015 potrebbero invece subirli altri ministeri, per una cifra che toccherà i 570 milioni l'anno.
538em;">La copertura finanziaria per i pagamenti sarà garantita non tanto da questi tagli dunque, ma piuttosto - come ha spiegato in Aula Marco Causi (Pd), tra i relatori del provvedimento - da maggiori entrate sull'Iva. Dall'imposta sul valore aggiunto arriveranno 550 milioni extra, che per il prossimo anno garantiranno la copertura quasi totale del provvedimento. Nel 2015 si punterà invece sulle riduzioni di spesa.
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