Due, tre, quattro ruote: benzina, elettrico ma anche Gpl e metano. Quindi, la robotica, con il futuristico Gita prodotto a Boston, il robot carrier in grado di trasportare pesi fino a 20 chili e di seguire il proprietario in ambienti interni ed esterni. La gamma del gruppo Piaggio cresce e soprattutto evolve. Non solo moto, scooter elettrico, tre ruote da lavoro e per lo svago, nonché utili robot. Il Porter, storico furgoncino ultra compatto ideato nel 1992 in accordo con Daihatsu, testato per la prima volta a Siviglia (sgusciava perfettamente dalle stradine strette del Barrio de Santa Cruz), torna ed è completamente made in Piaggio.
Si chiama Porter NP6, nasce a Pontedera come il predecessore ed è il primo City Truck capace di unire dimensioni compatte a una portata da record (1.275 o 1.600 chilogrammi) superiore al suo peso e con motorizzazioni solo eco-friendly. La scelta, in proposito, è andata su due opzioni 1.5 di cilindrata: benzina-Gpl e benzina-metano.
Il presidente e ad di Piaggio, Roberto Colannino, nel suo intervento online, ha posto l'acccento sui cambiamenti epocali che riguardano la mobilità, con l'esigenza di trasportare merci nelle città in modo sempre più rapido, agile, ecologico e senza ingombrare. «Piaggio ancora una volta è impegnata a rinnovare il proprio Dna - le sue parole -; la mobilità e le abitudini di acquisto e trasporto sono in rapida mutazione, e di pari passo il gruppo Piaggio evolve la propria gamma di prodotti anticipando nuovi trend. Porter NP6 è l'apice dello sviluppo strategico di Piaggio Commercial, nostra fondamentale linea di business che ci permetterà di rafforzare la posizione nel mercato dei veicoli commerciali leggeri e di crescere a livello internazionale».
Porter NP6 è offerto in 1.400 versioni e può essere adattato a ogni necessità di lavoro e trasporto con predilizione, viste le sue caratteristiche, per l'ultimo meglio. Il punto di forza sta nelle dimensioni: solo 1,64 metri di larghezza. Il veicolo sarà venduto, franco concessionario e de-tax, da poco più di 15mila euro (benzina-Gpl).
Mentre il settore dei veicoli commerciali punta, proprio per i mezzi adibiti all'ultimo miglio, sull'elettrico, ecco che Piaggio va «contro corrente», preferendo Gpl e metano.
Strategia che Colaninno spiega così, parlando a un Webinar di Ispi e Assolombarda: «Sull'elettrico sono più gli entusiasmi di certe categorie di persone rispetto a quelli degli addetti ai lavori: per questi ultimi, la preoccupazione è che la mole di investimenti, necessari per avere risultati efficienti nella trasformazione dei motori da termici a elettrici, non sia raggiungibile così come è imposta da regolamentazioni o leggi».
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