Esplode la bomba delle tasse

La pressione fiscale cresce mentre il prodotto interno lordo è in picchiata. Il taglio del cuneo lascia fuori milioni di lavoratori

Esplode la bomba delle tasse

La previsione di Confesercenti per il 2020 non è certo delle più rosee: al calo del prodotto interno lordo farà seguito un incremento della pressione fiscale, una vera e propria mazzata per la classe media.

Questa la stima fatta dall'associazione di categoria, secondo cui il peso delle entrate sul Pil nazionale salirà di 0,5 punti percentuali rispetto allo scorso anno, accentuando di conseguenza una contrazione degli investimenti e della spesa. Anche le pressione fiscale dovrebbe subire un netto incremento, arrivando a raggiungere addirittura un + 0,8%. Ed è proprio il problema del peso eccessivo delle tasse, emerso con maggior forza a causa dell'emergenza Coronavirus e del colpo mortifero inferto dal lockdown, uno dei problemi principali del Paese secondo Confesercenti, tanto per le imprese quanto per le famiglie italiane.

Per uscire dalla crisi, i cui effetti purtroppo non si sono ancora palesati del tutto, l'associazione di categoria ritiene pertanto di primaria importanza proprio una revisione del sistema fiscale, che diventa imprescindibile.

Dall'inizio del mese di luglio è stato applicato il provvedimento di riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti (Dl 3/2020). Concretamente ciò significa che in tutto circa 5 miliardi di euro ritorneranno nelle buste paga di coloro che rientrano in questa categoria (per quanto riguarda nello specifico il 2020 si parla più o meno di 3,2 miliardi).

Visto il periodo in corso e ciò che ci attende, tuttavia, Confesercenti non ritiene che questa manovra, studiata nella legge di bilancio dello scorso anno, possa risultare sufficiente: questo anche perchè la pandemia porterà come conseguenza una netta riduzione nei consumi, stimata intorno ai 65 miliardi.

A ciò si aggiunga il fatto che i benefici previsti dal provvedimento riguardano solo una parte della classe media, come denunciato da Confesercenti sul suo sito."In particolare dei 6,3 milioni di italiani con redditi tra 28mila e 55mila euro, che sono attualmente ipertassati dall’Irpef: pur essendo il 15,6% dei contribuenti, infatti, forniscono quasi un terzo (31,8%) del gettito totale dell’imposta (50 miliardi di euro), subendo un aumento dell’aliquota legale di ben 11 punti rispetto allo scaglione precedente".

La riduzione del cuneo fiscale, tuttavia, riguarda solo i soggetti con redditi fino a 40mila euro: un aspetto, questo, che taglia quindi fuori dai benefici oltre 1,8 milioni di contribuenti, i quali continueranno a subire un'enorme pressione fiscale.

Se a questa situazione non si dovesse porre rimedio, ribadisce l'associazione, la strada verso la ripresa economica sarà ancora più in salita: una riduzione delle imposte deve essere dunque prevista anche per quei 1,8 milioni di italiani che completano la fascia della classe media. Un intervento urgente, conclude Confesercenti, che deve allargarsi anche verso una riduzione del costo del lavoro, che lo scorso anno ha subito una robusta impennata.

"Grazie al governo giallorosso, la pressione fiscale aumenterà di un altro mezzo punto, penalizzando soprattutto il ceto medio", attacca il presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini, come riportato da LaPresse. "La stima di Confesercenti è in linea con quanto Forza Italia aveva denunciato quando furono varati legge di bilancio e decreto fiscale. Senza un alleggerimento di questa zavorra", aggiunge la senatrice,"non ripartiranno né i consumi delle famiglie né gli investimenti delle imprese.

Sono mesi che chiediamo al governo una moratoria fiscale almeno per tutto il 2020. Ma nonostante il Covid, il governo non ci sente: il virus delle tasse del resto fa parte da sempre del dna della sinistra, e ora al potere ce ne sono addirittura quattro", conclude.

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