La pressione fiscale vola alle stelle, il potere d'acquisto delle famiglie crolla. Gli effetti della recessione e delle cattive politiche economiche si fanno risentire sul portafogli degli italiani. Mentre imposte, balzelli e tasse continuano a crescere, la spesa delle famiglie è costretta a contrarsi.
Secondo il report pubblicato dall'Istat, nel secondo trimestre dell'anno si è attestata al 43,8%. Un rialzo di 1,3 punti percentuali rispetto al 2012 e di 4,7 punti sul trimestre precedente. Nei primi due trimestri, il dato cumulato balza al 41,5% rispetto al 40,6% registrato nel 2012. Secondo gli ultimi dati elaborati dall'istituto di statistica, le imposte indirette sono, infatti, calate del 2,1% nel secondo trimestre del 2013. A influire sul calo c'è anche il mancato versamento della prima rata. "Complessivamente - si legge nel documento dell'Istat - le entrate correnti sono aumentate dell’1,2% con un +4,1% delle imposte dirette che bilancia il calo delle indirette". Le uscite correnti sono salite dello 0,7%, che risulta da un -2,3% dei redditi da lavoro dipendente, da -7% degli interessi passivi e da un aumento del 4,1% dei consumi intermedi e del 2,9% delle prestazioni sociali. Nello stesso periodo dell'anno, il potere d’acquisto delle famiglie ha registrato un calo dell’1,7%. Nel secondo trimestre del 2013 il reddito disponibile è, infatti, diminuito (al netto della stagionalità) dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, quasi invariato rispetto al 2012 (+0,1%).
Nei primi sei mesi del
2013, il rapporto tra il deficit e il pil è calato al 4,1% rispetto al 4,4% dello stesso periodo del 2012. L'abolizione dell'Imu sulla prima casa ha avuto effetti sulle imposte indirette.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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