"Prezzi alle stelle": adesso manca pure l'asfalto per le strade

L'aumento dei prezzi delle materie prime mette in crisi edilizia privata e pubblica. Il Comune di Milano spenderà il doppio dell'anno scorso per l'energia

"Prezzi alle stelle": adesso manca pure l'asfalto per le strade

Cantieri edili. Asfalto. Interventi di ordinaria manutenzione. Su tutti aleggia l'ombra della crisi dei prezzi, conseguenza della guerra che infiamma in Ucraina. I materiali da costruzione rientrano nella lunga lista di beni che nelle ultime settimane hanno subito dei rincari da capogiro. E così i cantieri rischiano il blocco.

Il bitume, ad esempio. A inizio ottobre costava 285 euro a tonnellata, ora oscilla tra i 600 e i 700 euro. In queste condizioni, continuare a lavorare è quasi impossibile: "Resistiamo ancora per qualche giorno, per permettere ai clienti di chiudere i cantieri", spiega a Repubblica Milano l'amministratore delegato di Milano Bitumi, Giorgio Mainini. Ma il problema è ben più vasto di qualche buca da tappare con l'asfalto. Pierfrancesco Maran, assessore ai Lavori pubblici del capoluogo lombardo, ammette: "Arrivano segnali di grande preoccupazione da ogni cantiere", e quindi da scuole pubbliche da riqualificare, opere pubbliche da completare e via dicendo. In attesa dei prossimi provvedimenti del governo, l'assessore auspica "un intervento da Roma che consenta un adeguamento dei costi definiti nelle gare". Perché il problema, oltre che sostanziale, è pure formale. La legge vieta infatti alle aziende che vincono bandi pubblici di ritoccare le cifre pattuite, neppure in caso di emergenze come quella attuale. E così le imprese non possono più permettersi di lavorare.

A tracciare lo scenario è Regina De Albertis, presidente di Assoimpredil Ance, che riunisce le imprese edili delle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza. La situazione, commenta, "è fuori controllo" e l'impennata dei prezzi di gas, energia e materie prime rende insostenibili gli investimenti: "Gli impianti che riforniscono i nostri cantieri stanno chiudendo". Aziende siderurgiche, fonderie e altre imprese di tutta la Lombardia sono in fermo produttivo. Il problema è che non sono si fatica a portare a termine i lavori, ma i bandi andranno deserti perché nessuna azienda potrà sobbarcarsi costi simili.

Come le casse dei privati, anche l'erario pubblico soffre il boom dei prezzi: tra luce, gas e illuminazine pubblica il Comune di Milano spenderà quest'anno 130 milioni di euro, il doppio di quanto pagato nel 2021.

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