Tim, gli analisti vedono il rialzo

Primo contatto Poste-Vivendi

Tim, gli analisti vedono il rialzo
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I venti di risiko sulle telecomunicazioni italiane hanno intensificato gli interessi degli analisti su Tim, il cui titolo ieri è tornato a crescere del 2,5% a 0,28 euro per azione. A tirare la volata, stavolta, sono Equita e Barclays. Secondo la prima, che conferma la sua valutazione «buy», il prezzo obiettivo è di 36 centesimi per le ordinarie e 44 centesimi per le risparmio. La nuova valutazione incorpora le indicazioni del piano aggiornato recentemente e presentato al mercato dall'ad di Tim, Pietro Labriola (in foto), che introduce «la remunerazione degli azionisti in linea con quanto indicato in relazione agli ammontari (350milioni nel 2026, 500 milioni nel 2027 e 600 milioni nel 2028)». Per Barclays, invece, il titolo vale 0,37 euro ma potrebbe puntare anche più in alto considerati i possibili effetti positivi del consolidamento. «Ribadiamo il nostro rating over weight (sulle azioni ordinarie) e aumentiamo il nostro target price a 0,37 (da 0,35 euro) per entrambe le tipologie delle azioni. Questo non include i potenziali benefici derivanti dal consolidamento», scrivono in un report che fa riferimento alla recente alleanza tra Tim e Poste e ai possibili scenari (tra cui un'integrazione con Iliad). «I solidi risultati e le linee guida dimostrano che i fondamentali di Tim dopo la cessione della rete fissa sono strutturalmente più sani».

Intanto l'amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante, a seguito dell'accordo con Cdp per l'ingresso come secondo azionista in Tim ha avuto i primi contatti sia con il primo azionista Vivendi (che avrebbe apprezzato

l'apertura) sia con il fondo britannico Cvc che ha mostrato interesse per il dossier Tim e ha di recente incontrato anche il governo italiano. Oltre al fondo Cvc, anche la compagnia Iliad potrebbe essere chiamata da Poste Italiane.

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