Scossa cinese a Stellantis. Verso il 20% di Leapmotor

Fino a notte fonda Stellantis e Zhejiang Leapmotor Technologies hanno discusso tutti i particolari dell'accordo che porterà il gruppo guidato da Carlos Tavares a detenere il 20% della giovane società cinese di veicoli elettrici

Scossa cinese a Stellantis. Verso il 20% di Leapmotor
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Fino a notte fonda Stellantis e Zhejiang Leapmotor Technologies hanno discusso tutti i particolari dell'accordo che porterà il gruppo guidato da Carlos Tavares a detenere il 20% della giovane società cinese di veicoli elettrici. È stata infatti fondata nel 2015. A dare la notizia del negoziato in fase di chiusura è stata ieri l'agenzia Bloomberg. Tenendo conto che nell'azionariato di Stellantis è ancora presente il socio Dongfeng, con poco più del 3%, eredità della ex Psa e in fase di graduale disimpegno, per la quinta Casa automobilistica mondiale la chiusura dell'affare sarebbe il primo reale accordo, con tanto di ingresso azionario e di collaborazione industriale, con un'azienda di Pechino. Guardando, invece, alle ex Fca e Fiat Auto, tutte le iniziative sotto la Grande Muraglia sono naufragate.

Per Tavares la carta Zhejiang Leapmotor Technologies è essenziale per rafforzare la presenza di Stellantis nel più grande mercato automobilistico al mondo, passo che hanno già fatto altri concorrenti. Indiscrezioni su colloqui tra le due realtà erano state rilanciate, sempre da Bloomberg, la scorsa estate. La partnership in essere potrebbe consentire a Stellantis di produrre e vendere modelli di Leapmotor al di fuori della Cina, concedendo agli asiatici anche l'accesso ad alcune tecnologie. E questo grazie alla messa a punto di una partnership industriale.

Le azioni di Leapmotor - spiega Bloomberg - sono salite, quest'anno, di circa il 22% alla Borsa di Hong Kong e la società con sede a Hangzhou ha un valore di mercato di 5,4 miliardi di dollari. Una quota del 20% varrebbe quindi più di 1 miliardo di dollari.

«Come annunciato diversi mesi fa, stiamo studiando vari scenari per cogliere opportunità di business legate alle dinamiche dei produttori cinesi nel contesto dell'elettrificazione del mercato automobilistico globale», la dichiarazione rilasciata ieri da Stellantis.

Zhejiang Leapmotor Technologies, al cui volante siede Zhu Jiangming, è nota per avere in gamma una sorta di «gemella» della Fiat 500 e battezzata T03.

Più o meno lunghe uguali, la «sosia» cinese è ovviamente elettrica, ha un'autonomia (inferiore rispetto a quella italiana) di 300 chilometri e una velocità limitata a 100 orari.

«È un'operazione di de-risking per Stellantis - commenta un analista -: i costruttori cinesi, infatti, sono più avanti di tutti nell'elettrico e nella catena di approvvigionamento».

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