Stellantis e i big dell'auto chiedono soccorso a Tesla

Per evitare le multe, pronte a comprare crediti CO2

Stellantis e i big dell'auto chiedono soccorso a Tesla
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In attesa che la nuova politica europea riesca a cambiare gli aspetti più indigesti del green deal, i grandi gruppi automobilistici si sono mossi per evitare la tagliola di multe miliardarie per l'eccesso di emissioni di CO2. A tal fine Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru si sono rivolte alla Tesla di Elon Musk per acquistare crediti per le emissioni. È quanto emerge da un documento pubblicato dalla Commissione europea. I cinque produttori, che rappresentano quasi il 30% del mercato europeo delle auto nuove, infatti, rischiano sanzioni con il rafforzamento degli standard europei sulle emissioni di CO2 nel 2025. Tali multe, secondo l'Acea (l'associazione europea dei produttori di auto), ammontano complessivamente per il settore a circa 15 miliardi di euro. Il regolamento denominato Corporate Average Fuel Economy, inoltre, obbliga le case automobilistiche a vendere circa un'auto elettrica ogni quattro modelli. Un aspetto problematico, se si considera la concorrenza cinese e il fatto che in Europa, a parte qualche eccezione, le e-car e non sfondano.

Per cambiare le cose ci sarà più di qualche ostacolo. Ieri il commissario per il Clima, Wopke Hoekstra, rispondendo a un'interrogazione sulle sanzioni per le emissioni di CO2 ha affermato che diversi importanti produttori si «oppongono alla modifica del quadro» normativo sulle multe, il quale «causerebbe una distorsione delle condizioni di parità e porrebbe tali produttori in posizione di svantaggio competitivo». A fronte di un contesto difficile, l'unica àncora di salvezza individuata dai produttori è stato quindi l'acquisto dei famosi crediti (che Tesla può vendere, visto che produce solo auto elettriche). Un portavoce di Stellantis ha dichiarato che questa mossa aiuterebbe il gruppo a «raggiungere gli obiettivi sulle emissioni per il 2025 ottimizzando le risorse», aggiungendo che «allo stesso tempo, continuiamo a concentrarci sullo sviluppo di tecnologie a basse emissioni».

Mentre la casa produttrice italo-francese si dibatte per evitare il declino, il suo presidente John Elkann è entrato a far parte del consiglio d'amministrazione di Meta, la casa madre di Facebook e Instagram guidata da Mark Zuckerberg che lo ha voluto con sé per la sua «visione globale». A proposito di tecnologie, ieri Stellantis ha annunciato un memorandum d'intesa non vincolante firmato con la tedesca dSpace, leader nelle soluzioni di simulazione e convalida, per accelerare lo sviluppo dei veicoli intelligenti basati sul cloud.

La collaborazione - spiega la nota ufficiale - integrerà le piattaforme delle due società permettendo a Stellantis di sviluppare, integrare, testare e ottimizzare fino a un anno prima rispetto alla disponibilità dell'hardware.

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