Stellantis, Tavares gioca le carte tagli e rimpasti

Ipotesi di chiusura impianti e prima linea in bilico

Stellantis, Tavares gioca le carte tagli e rimpasti
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Carlos Tavares, ad di Stellantis, all'indomani del profit warning sui conti 2024, con le reti dei concessionari europei contro, il sindacato americano Uaw sul piede di guerra, le produzioni in Italia di veicoli ai minimi storici e l'imminente protesta in piazza, a Roma, delle organizzazioni metalmeccaniche italiane, ha deciso di mettere in atto quella che potrebbe essere l'ultima chance per evitare il peggio. Al cda del gruppo presieduto da John Elkann, riunito anche oggi nel quartier generale di Auburn Hills, nel Michighan, il top manager praticamente alle corde, proporrà una profonda riorganizzazione con una serie di avvicendamenti nella catena di comando. Si parla anche di possibili tagli produttivi in Europa, senza comunque che cosa e dove.

Tutte indiscrezioni raccolte dall'agenzia Bloomberg. Non è chiaro se il piano di Tavares sarà sostenuto dal cda che dovrebbe parlare anche del futuro dell'amministratore delegato che a inizio 2026 vedrà scadere il suo sontuoso contratto.

Riguardo all'Italia, voci sostengono che intenzione di Tavares sarebbe quella di anticipare la produzione a Mirafiori della Fiat 500 ibrida, prevista al momento a fine 2025. Il polo torinese, infatti, è in fortissima sofferenza: tra gennaio a settembre ha sfornato solo 22.240 modelli tra 500 elettrica (soprattutto) e sportive a marchio Maserati con un calo del 68,4% sullo stesso periodo del 2023. Altro progetto per l'Italia dell'ultima ora di Tavares, secondo fonti del Giornale, riguarderebbe l'arrivo di una piattaforma small, cioè per la produzione di vetture compatte. Di più non si sa e nemmeno se il partner cinese Leapmotor possa essere coinvolto in questo «piano-salvezza». La scure dell'ad, intanto, potrebbe essere calata su diversi dipartimenti, dai team finanziari ai responsabili regionali e i capi dei marchi.

L'attenzione del presidente Elkann, che ha avviato la ricerca del successore di Tavares ormai prossimo alla scadenza del mandato, è incentrata in particolare sul business di Stellantis negli Usa, il principale mercato e dai tempi di Fca fonte certa di profitti. Ora la situazione è invece cambiata ed è necessario un risanamento urgente a causa delle elevate scorte di auto invendute e del mercato in calo.

Per di più, il sindacato Uaw, che ha ingaggiato un braccio di ferro con il gruppo a colpi di carte da bollo, ha chiesto a fornitori e concessionari di unirsi per chiedere la testa dell'ad, «il problema vero di Stellantis», come sostenuto dal leader Shawn Fain. L'accusa: il mancato rispetto delle promesse di investimenti negli Usa.

Domani, intanto, Tavares sarà a Roma. Lo attende l'audizione in Commissione attività produttive della Camera.

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