Stop all'azione legale promossa a Torino da Margherita Agnelli intorno alla eredità di famiglia. Il tribunale del capoluogo piemontese ha accolto una richiesta degli avvocati della controparte (i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, figli di Margherita) e ha sospeso il procedimento in attesa della definizione di due cause in corso in Svizzera. Lo si è appreso da fonti vicine agli ambienti giudiziari. Margherita Agnelli (foto) aveva chiesto una quota del patrimonio della madre, Marella Agnelli Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli (deceduta tre anni fa), al quale aveva rinunciato con un accordo stipulato nel 2004.
In Svizzera sono in corso delle cause in cui si discute della validità degli accordi del 2004 e dei testamenti di Marella Agnelli Caracciolo. Per i giudici del tribunale subalpino, le sentenze elvetiche potranno essere riconosciute in Italia anche nel caso in cui confermassero la validità del patto successorio stipulato da Margherita Agnelli con la madre. John, Lapo e Ginevra Elkann sono assistiti dagli avvocati Eugenio Barcellona e Carlo Re, dello studio legale Pedersoli. Gianni Agnelli morì nel 2003.
L'anno seguente la figlia Margherita rinunciò all'eredità in cambio di 1,2 miliardi di euro, ma nel 2007 promosse un'azione legale per avere un rendiconto dei beni del padre: la richiesta fu respinta dai magistrati. La vedova dell'Avvocato, Marella Agnelli Caracciolo, nominò come propri unici eredi i nipoti John, Lapo e Ginevra, figli di Margherita, la quale, però, ora contesta la validità dei testamenti.
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