Il tempo c'è, ma stringe. Ha solo una settimana l'Italia per sistemare una Legge di bilancio che dovrà essere approvata dall'Unione Europea (Ue) e che nella sua formulazione attuale porterà con tutta probabilità a una lettera da Bruxelles, preludio di una bocciatura formula.
Di problemi, nella formulazione, ce ne sono molti, ricorda un articolo pubblicato queta mattina da Repubblica. A partire dal fatto che l'Italia già ha ottenuto numerose deroghe al taglio del deficit richiesto dall'Unione. E ora non può pretendere un'approvazione con un target proposto del 2,3 per cento.
Al di là di questo passaggio, esiste una controversia anche sul tema immigrazione, con Roma pronta a stimare i costi che saranno sostenuti per far fronte all'emergenza - ormai costante - in una cifra di molto superiore a
quella che si otterrebbe utilizzando i parametri proposti dall'Europa.Il 2,3% non passerà mai a Bruxelles. E dunque, nonostante il ministro Padoan abbia assecondato il premier a lungo, ora serve una riscrittura del testo
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