Elezioni, Marcegaglia: "I politici? Irresponsabili Campagna violenta senza parlare dei temi reali"

Confindustria denuncia una campagna elettorale "violenta e su temi di nessun interesse per il Paese reale: la classe politica si è dimostrata irresponsabile. Poi rilancia: "Ora puntare sulle riforme altrimenti è a rischio la crescita del Paese"

Elezioni, Marcegaglia: "I politici? Irresponsabili 
Campagna violenta senza parlare dei temi reali"

Roma - Una campagna elettorale "violenta e su temi di nessun interesse per il Paese reale". È la denuncia fatta dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, parlando alla giunta degli imprenditori, riunita per la presentazione della squadra e del programma per il nuovo biennio di presidenza. E rilancia: "Ora puntare sulle riforme altrimenti è a rischio la crescita del Paese"

Una campagna elettorale violenta Sottolineando il "senso di responsabilità" mostrato dalle imprese in "questi due anni difficilissimi" di crisi, Marcegaglia ha affermato come "a questo nostro comportamento non ha certo corrisposto, soprattutto in questi ultimi mesi, un clima all’interno del mondo politico ed istituzionale altrettanto responsabile". E ha quindi indicato la "distrazione dai temi veri della competitività della nostra economia"; il "conflitto perenne tra le istituzioni"; oltre alla "campagna elettorale violenta e su temi di nessun interesse per il Paese reale". "Per parte nostra - ha concluso - abbiamo denunciato da mesi questa situazione".

Puntare sulle riforme "Cambiamento, riforme, coraggio, capacità di guardare avanti" e di "elaborare una visione di insieme sul medio e lungo termine". Sono queste le "parole d’ordine", "per costruire la fiducia nel futuro e per tornare a crescere".

Sottolineando che "ora stiamo entrando in una fase diversa" e che "la caduta dell’economia si è probabilmente fermata", il numero uno di viale dell’Astronomia ha rimarcato che "anche in Europa e in Italia c’è qualche piccolo segnale di miglioramento ma senza cambiamenti strutturali la crescita dei prossimi anni sarà molto bassa, senza creare nuova occupazione e con debiti pubblici che a causa della crisi sono cresciuti molto". Di qui "l’obiettivo", ha aggiunto, è quello di "essere sempre di più la voce forte e autorevole nel mobilitarsi e chiedere l’attuazione delle riforme necessarie alla crescita del Paese".

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