Egitto nel caos, 51 morti Ultimatum dell'esercito

Appello delle forze armate ai pro-Morsi: "Sgombrare le piazze". Gli Usa: difficile dire se è un colpo di stato

Egitto nel caos, 51 morti Ultimatum dell'esercito

"È complesso determinare" se quanto accaduto in Egitto sia stato un colpo di stato. Ad affermarlo è il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, sottolineando che molti egiziani non ritengono che si sia trattato di un colpo di stato. La Casa Bianca si consulterà con il Congresso sull’Egitto. "Ci prenderemo il tempo necessario per rivedere cosa è accaduto e monitorare gli sforzi delle autorità egiziane nel delineare una strada democratica e inclusiva", ha aggiunto Carney spiegando che "gli Stati Uniti restano profondamente preoccupati per l’aumento della violenza in Egitto e per il pericoloso livello di polarizzazione politica nel paese. Condanniamo con con forza ogni violenza e ogni incitamento alla violenza. Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie di coloro che sono stati uccisi e ci auguriamo che i feriti si riprendano rapidamente. Condanniamo l’esplicito incitamento alla violenza dei Fratelli musulmani".

Intanto il bilancio delle violenze di questa mattina davanti alla sede della Guardia repubblicana al Cairo è pesante: cinquantuno morti e 435 feriti. "Le violenze di oggi non fermeranno gli sforzi per la formazione di un nuovo governo egiziano" ha reso noto Ahmed Elmoslmany, portavoce della presidenza ad interim egiziana. Il presidente egiziano a interim Adly Mansour ha ordinato una inchiesta indipendente sulla strage avvenuta compiuta davanti alla sede della Guardia Repubblicana. La tv di Stato si apprende che il presidente sta formando una commissione di inchiesta. Allo stesso tempo il portavoce di Mansour, Ahmed Elmoslmany, ha chiarito che il massacro non fermerà i tentativi di formare un nuovo governo.

L’esercito egiziano ha chiesto ai sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi di sgomberare le piazze occupate dai manifestanti, assicurando che non saranno prese "misure legali

contro di loro" ma avvertendo che le forze armate "non tollereranno in nessuna circostanza minacce alla sicurezza dello Stato", ha dichiarato il portavoce delle forze armate, Ahmed Ali, in conferenza stampa oggi al Cairo.

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