Letta chiede all'India di mantenere la promessa sulla pena di morte

Il governo italiano ha presentato una petizione urgente alla Corte suprema indiana

Letta chiede all'India  di mantenere la promessa  sulla pena di morte

Il governo italiano ha presentato una petizione urgente alla Corte suprema indiana in cui chiede che i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India da ormai quasi due anni perché accusati dell'omicidio di due pescatori indiani, possano rientrare in Italia in attesa del processo. Il premier Enrico Letta registra «con soddisfazione le espressioni di solidarietà provenienti dall'Unione Europea e l'intenzione delle nostre Camere di inviare una delegazione parlamentare per manifestare vicinanza e sostegno ai marò. Il governo proseguirà la propria azione anche a livello internazionale». «Il governo italiano - si legge nel comunicato di Palazzo Chigi diffuso dopo un vertice sul caso dei marò cui hanno partecipato i ministri degli Esteri Emma Bonino, della Difesa Mario Mauro, il sottosegretario Filippo Patroni Griffi e l'inviato speciale Staffan de Mistura - ribadisce la propria ferma aspettativa che il governo indiano tenga fede alle assicurazioni fornite, coerenti con le indicazioni della Corte suprema, riguardo al fatto che il caso in questione non rientra tra quelli oggetto della normativa antipirateria». Ovvero, che per Latorre e Girone non sarà in nessun caso applicabile la pena di morte.

Intanto, dopo la campagna sostenuta da Fratelli d'Italia contro la festa di gala del console indiano a Milano, la pagina Facebook del concorso Miss India Italy a Bari è stata rimossa: erano comparsi insulti e commenti negativi da parte di sostenitori della libertà per i marò italiani.

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