Via libera alla moschea più grande di Francia. Cancellati gli ostacoli - almeno quelli formali, ora bisognerà trovare i finanziamenti - alla realizzazione del più grande luogo di culto per i musulmani nella multietnica città di Marsiglia, dove vive la più massiccia comunità islamica francese, 250mila musulmani.
La corte d'appello ha respinto in appello il ricorso che era stato accolto in primo grado per bloccarne la costruzione e anche se i soggetti contrari al progetto facessero ulteriore ricorso al Consiglio di Stato (non sospensivo) il cantiere potrà nel frattempo essere riaperto, pare a fine anno. «Una buona notizia» dice Abderrahman Ghoul presidente dell'organizzazione «Moschea di Marsiglia». «C'è voluto molto tempo, ma il dossier era nelle mani della giustizia in cui abbiamo una fiducia totale», ha detto all'Afp.
La moschea avrà un minareto di 25 metri, dal quale sarà proiettato un fascio di luce per richiamare i fedeli alla rpeghiera. Rivestita di cristalli e pietra bianca d'Istria (la stessa utilizzata per il Ponte dei sospiri di Venezia), potrà accogliere settemila persone in una sala di 3.500 metri quadrati. Diventerà il sessantaquattresimo luogo di culto islamico in città ma è già l'edificio dei record.
La pronuncia dei giudici è l'epilogo di una lunga diatriba culturale e giudiziaria cominciata nella primavera del 2010, quando è stata posta la prima pietra a Saint-Louis, nel 15esimo arrondissement. Il primo permesso era stato annullato a causa della mancata previsione, nel progetto, di un parcheggio adeguato. Poi il via libera, con 400 posti auto inclusi nel piano. Ma il difficile percorso non si ferma, osteggiato su vari fronti. La società «Boyauderie-triperie méditerranée» chiede al tribunale amministrativo lo stop dei lavori mentre intanto la politica entra a gamba tesa nella vicenda, con il Front National e il Mouvement national républicain (Mnr) che chiedono l'annullamento delle delibere del consiglio comunale di Marsiglia, ma vengono fermati dalla corte d'appello amministrativa.
Lo scontro culturale e religioso sull'islam si è infiammato anche durante la recente campagna presidenziale, in cui la candidata e leader del Front National Marine Le Pen, arrivata terza al primo turno, ha cavalcato gli umori di una parte dei francesi che vogliono difendere l'orgoglio nazionale ed è stata seguita sullo stesso terreno dal candidato ed ex presidente - bocciato alle urne - Nicolas Sarkozy. Il nuovo presidente François Hollande non è invece voluto scendere sullo stesso terreno, al contrario, ha promesso «il voto agli stranieri extracomunitari nelle elezioni locali».
Resta però la questione dei fondi. Per finanziare un progetto così ambizioso servono 22 milioni di euro. Nel 2009 una quindicina di Paesi avevano garantito il loro contributo. Col denaro in cassa, potrà nascere la moschea dei record.
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