Proseguono gli scontri tra Siria e Turchia. L'allarme di Ban Ki Moon

Nuovo colpo di mortaio dalla Siria, risponde l'artiglieria turca. Il segretario dell'Onu: "L'escalation del conflitto tra i due paesi è pericolosa"

Proseguono gli scontri tra Siria e Turchia. L'allarme di Ban Ki Moon

Proseguono le ostilità tra Siria e Turchia. Un nuovo colpo di mortaio proveniente dalla Siria è caduto in territorio turco nella provincia di Antiochia (Hatay): il proiettile è esploso in una zona disabitata, 150 metri oltre il confine nel comune di Altinozu. Nessun danno ma l’artiglieria turca ha subito risposto sparando qualche colpo in direzione delle postazioni siriane oltre frontiera. Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, parlando al Consiglio d'Europa, sottolinea l'estrema pericolosità dell'allargarsi del fronte di guerra. "L’escalation del conflitto ha conseguenze molto gravi e sta mettendo a rischio la stabilità dei Paesi vicini e dell’intera regione".

Ban ha espresso tutta la sua preoccupazione per il fatto che la Siria continua a ricevere armi. "La militarizzazione del conflitto - ha detto ancora - non fa che aggravare le cose". Il segretario dell’Onu ha quindi lanciato un nuovo appello affinché, in vista dell’inverno, la comunità internazionale compia ulteriori sforzi per andare incontro alla situazione d’emergenza che stanno vivendo la popolazione siriana e gli oltre 300 mila rifugiati nei Paesi vicini.

Bombardamenti governativi che hanno provocato anche vittime civili sono ripresi stamani su varie località della Siria, tra cui la città di Aleppo, secondo quanto riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus).

L’artiglieria delle forze lealiste, secondo la fonte, ha colpito stamane in particolare la cittadina di Karak al Sharki, nella provincia meridionale di Daraa, controllata dai ribelli, che da tre giorni è sottoposta ad un assedio governativo. Nei bombardamenti, afferma l’Ondus, vi sono stati 20 morti, tra i quali cinque miliziani ribelli.

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