Rabbia e choc in Israele. Gaffe di Ashton: come Gaza

Condanna unanime della strage di Tolosa. Perese: è il crimine peggiore. La Casa Bianca: siamo profondamente rattristati

Rabbia e choc in Israele. Gaffe di Ashton: come Gaza

Le reazioni di sdegno e di condanna per la strage di Tolosa e le manifestazioni di solidarietà verso la comunità ebraica di Francia sono giunti da tutto il mondo. Le prime, naturalmente, da Israele. «È troppo presto per dire quale sia il preciso scenario per questo assassinio, ma credo che non possiamo escludere ci sia un forte sentimento criminale antisemita». Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a un incontro del partito Likud. «Non vi è peccato più grande dell’uccidere un bambino o una bambina - ha detto Shimon Peres, presidente di Israele e premio Nobel per la Pace - è il crimine più orribile. Alzarsi la mattina e uccidere bambini a sangue freddo è una prova della follia e la mancanza di umanità dell’assassino». Dura anche la condanna della Casa Bianca verso quello che viene definito «un atto ingiustificato e oltraggioso di violenza». «Siamo profondamente rattristati - afferma il portavoce Tommy Vietor - nell’apprendere del terribile attacco contro gli insegnanti e gli studenti della scuola».
In Italia la condanna del crimine di Tolosa è stata unanime, «Un atto terribile, spregevole e ripugnante - ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri -. In Italia non abbiamo segnali in questo senso che possano far preoccupare».

Anche la responsabile della politica estera europea, Catherine Ashton, ha espresso sdegno per la strage ma lo ha fatto, probabilmente perché parlava a una platea palestinese, proponendo il parallelo, che non mancherà di provocare polemiche, fra l’uccisione dei bambini ebrei francesi di Tolosa e «quelli di Gaza o della Siria».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica