La Spagna portrebbe presto chiedere gli aiuti europei, anche se Mariano Rajoy ha assicurato di non aver "preso nessuna decisione, non escludo nulla". Prima di accettare i fondi Ue, infatti, il premier spagnolo vuole "conoscere quali sono queste misure" non convenzionali, annunciate ieri da Mario Draghi: "Solo dopo aver saputo cosa significano, cosa pretendono e se sono adeguate prenderemo uno decisione in un senso o dell’altro", ha aggiunto.
Del resto, secondo Rajoy, "il maggiore problema della nostra economia è quello che dobbiamo (la Spagna ha oltre 900 miliardi di euro di debito, ndr). Abbiamo vissuto con troppo credito e ora bisogna rifinanziarlo o chiederlo in prestito"
Nel frattempo il premier spagnolo ha deciso di inviare una lettera ai suoi omologhi europei e alla Commissione Ue per proporre un’unione bancaria e fiscale europea e ribadire "l’urgenza di un sistema unico di supervisione e di ricapitalizzaizone bancaria".
Sul fronte interno, inoltre, Rajoy ha assicurato di "non avere l’intenzione di ridurre le pensioni" ed ha escluso una nuova riforma del lavoro. Questo mentre il suo esecutivo varava un piano dei conti pubblici per il 2013 e 2014, in cui si tagliano oltre 102 miliardi in tre anni, il 57% in più di quanto precedentemente annunciato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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