Se l'Arabia si protegge dalla bellezza

Il sovrano dell'Arabia Saudita espelle un giovane attore, modello e fotografo di Dubai perché troppo bello. C'è ancora un Paese che si preoccupa di difendere i cittadini dalle tentazioni

L'attore Omar Borkan al Gala
L'attore Omar Borkan al Gala

Tra le notizie più straordinarie degli ultimi anni, mentre ci si avvia, nella nostra democrazia malata e senza valori, a licenziare il più brutto e ibrido governo che si potesse immaginare, c'è la saggia decisione del sovrano dell'Arabia Saudita di espellere un giovane attore, modello e fotografo di Dubai perché troppo bello. L'ironico e intelligente commentatore del Tg2, dando la notizia, lo ha definito, maliziosamente, «bello e possibile», giacché sembra che l'avvenenza e le gesta del giovane arabo siano conosciute e abbiano procurato crisi famigliari. Il giovane, persona nota nelle televisioni e sui magazine del suo paese, per la valutazione dei saggi della «commissione per la promozione della virtù e per la prevenzione dei vizi», che ha stabilito la sanzione, rischiava di indurre molte donne in tentazione. È bello sapere che c'è ancora un Paese che si preoccupa di difendere i cittadini dalle tentazioni. Così, mentre il giovane, Omar Borkan al Gala, stava partecipando, con altri suoi due connazionali, a una iniziativa di un festival culturale a Riyad, sono intervenuti alcuni agenti della Polizia religiosa (sic!) che lo hanno prelevato insieme ai compagni imponendogli il rientro forzato a Dubai. Che la bellezza sia pericolosa lo sapevamo, che le donne devono essere protette è lodevole; ma è la prima volta che il mondo arabo tutela più la donna dell'uomo, punendo un valore maschile, tanto che il «bello» deve essere sottratto per evitare di fare innamorare le donne. A ben vedere si tratta di un'innovativa testimonianza di pari opportunità, giacché gli uomini sono protetti dallo stesso rischio attraverso coperture integrali, veli, chador, burqa, imposti alle donne, la cui bellezza può essere pericolosa, e resta misteriosa, riservata, inconoscibile se non a chi, padre o marito, ne abbia diritto. Oggi finalmente l'Arabia Saudita protegge anche le donne, oscurando un volto maschile troppo bello.

Con le brutte facce che si annunciano nel prossimo governo, occorrerebbe, anche da noi, una «commissione per la promozione della virtù e la prevenzione dei vizi», che ce ne risparmiasse, per ragioni opposte a quelle del giovane arabo, la visione.

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