Si è proclamato innocente, rifiutando le accuse mosse a suo carico davanti a una corte riunita a Manhattan. Nazih al Ruqai, ritenuto la mente degli attentati alle ambasciate statunitensi in Kenya e Tanzania, portati a termine da al Qaeda nel 1998, è da ieri sotto processo negli Stati Uniti.
L'uomo, più noto come Abu Anas al Libi, è stato catturato il 5 ottobre, in un blitz che le forze speciali americane hanno portato a termine a Tripoli, capitale libica. Da lì era stato trasportato a bordo della San Antonio, nave militare di stanza nel Mediterraneo.
Sabato - scrive questa mattina il New York Times - è stato consegnato alla giustizia americana, dopo che le sue condizioni di salute sono apparse peggiorare, per una malattia cronica (secondo la moglie soffre di epatite c) e per uno sciopero del cibo e dell'acqua.
David E.
Patton, avvocato federale che ha assunto a Manhattan la difesa di al Libi, ha spiegato che le accuse contro il presunto terrorista sono ancora da dimostrare. Al momento non sarebbe chiaro un suo coinvolgimento in attività collegate ad al Qaeda dopo il 1994.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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