Estetica e tecnologia: così la cucina fa spettacolo

La rivoluzione di mobili ed elettrodomestici in un locale sempre più al centro nella casa

Antonello Mosca

Che il mondo della cucina sia cambiato è fuori di dubbio. Ma il cambiamento è stato davvero radicale in questi ultimi anni, perché l'ambiente, perdendo completamente ogni significato di «servizio» è entrato a far parte in maniera organica dello spazio domestico. Diciamo «organica» perché non si parla più di ambiente di cottura, ma di ambiente che per caratteristiche di convivialità, di benessere, di spaziosità, di estetica, si confronta con il soggiorno, con lo studio, la camera da letto. Ecco allora che costruttori e designer, in parte assecondano una domanda, in parte contribuendo a migliorarla, a completarla, a renderla sempre più funzionale e spettacolare, presentano oggi cucine che sembravano impensabili fino a poco tempo fa. Estetica e tecnologia sono diventati così due elementi determinanti in questo progetto domestico, e sembra che la famiglia di oggi «veda» la casa sotto diversi occhi, richiedendo spazi più ampi per cucina e bagno, pronta a sacrificare quello della camera da letto o in favore di una cabina armadio o distribuendo i contenitori nei diversi ambienti in maniera del tutto nuova.
Ma il cambiamento della cucina non soltanto estetico, è totale, perché ogni cosa che fa parte dell'arredo di questo ambiente, è stata rivoluzionata. Per esempio le cappe, una volta piatte e con aspiratori, oggi liberate e nelle forme più diverse, cilindriche, cubiche, illuminate internamente, addirittura non più sospese ma poggiate proprio dietro i fornelli, aspirando quindi da una distanza infinitamente inferiore e quindi con ottimi risultati. Gli elettrodomestici, in nome di una qualità ma anche di un forte risparmio energetico, hanno davvero mutato volto. Il frigorifero ha razionalizzato gli spazi interni, aumentandoli, ma non a scapito del volume totale, garantendo un freddo e una congelazione quasi ai limiti della perfezione arricchendosi di colori vivaci e inusuali. Si sono poi creati contenitori studiati solo per i vini, altri per le macchine da caffè, altri ancora per il ghiaccio in ogni sua forma. Le lavapiatti e le lavabiancheria sono più alte, con oblò più grandi, display di comando facili ma che permettono ogni lavaggio. Anche qui capacità di carico aumentate, tempi di lavaggio più rapidi, risparmiando di energia e di acqua.


E il futuro? È fatto per ora da proposte dove regna l'assoluto minimalismo, come quelle di Claudio Silvestrin, autore dei negozi di Armani, fatte di una architettura neorazionale senza parti a vista, dissimulando tutto dietro ad ante rivestite con materiali naturali come marmi e porfidi. Ma non mancano figurazioni che ricordano fantascientifiche astronavi, come nelle ultime creazioni di Alessi. Le proposte sono tante, ma il difetto è che tutte queste novità non costano poco.

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