"Combatti il fascismo, vota dem". Le Ong tentano la sapallata alle Europee

Spaventate dalla possibilità che il parlamento europeo possa avere la maggioranza di destra dopo le elezioni, le Ong si stanno muovendo per chiedere voti per le sinistre

"Combatti il fascismo, vota dem". Le Ong tentano la sapallata alle Europee
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Da qualche anno in Europa soffia un vento di rinnovamento che prima non aveva mai avuto modo di sollevarsi. Dopo anni di gestione socialista, i cittadini sentono di aver bisogno di un cambiamento per dare nuova linfa a una Unione Europea che sembra si stia accartocciando su stessa e sulle ideologie sempre meno funzionali al benessere dell'istituzione. I primi segnali di cambiamento arrivano dai singoli Paesi dove i partiti di destra e liberali stanno conquistando sempre più spazio e non si tratta di voti di protesta, come le sinistre cercano di far credere, ma di voti dati con la speranza di cambiare quella che sembra una deriva inesorabile. Uno dei temi che sta spingendo i cittadini a non dare i voti ai socialisti e alle sinistre sono i migranti: basta fare una passeggiata per rendersi conto che qualcosa è andato storto e che la cultura e la civiltà europee sono in pericolo. Ed è proprio questa consapevolezza ad allarmare le Organizzazioni non governative che guadagnano proprio con l'immigrazione irregolare.

"Combatti il ​​fascismo: vota per l'umanità! condividi questo tweet e aiuta a diffondere questo messaggio. Domenica andate a votare e votate per i partiti democratici, per più umanità e solidarietà in politica", scrive per esempio la Ong Sea-Eye, che proprio dalla sinistra tedesca ha ottenuto negli anni centinaia di migliaia di euro. Questo è il motivo per il quale le organizzazioni come questa si stanno adoperando in blocco per cercare di smuovere qualche voto in favore di chi può continuare a foraggiare le loro iniziative, anche contro il parere popolare.

Se in Europa dovesse cambiare la composizione del parlamento e si dovesse insediare un'amministrazione di destra, per le Ong ci sarebbero molti problemi. In primis, verrebbe a mancare l'appoggio politico, che non è un aspetto secondario. E poi sfumerebbe definitivamente per loro la possibilità di ottenere appalti, come ora vorrebbero, per operare nel Mediterraneo nell'ambito della missione europea, il che vorrebbe dire ricevere finanziamenti dall'Unione per fare quel che già fanno. Ed è per questo che sono scese direttamente in campo dando indicazioni di voto. Da qualche giorno, infatti, diverse organizzazioni si stanno spendendo per chiedere il voto ai partiti della sinistra. Certo, non sono così sprovveduti dall'indicare uno specifico partito, ma genericamente chiedono che venga data la preferenza alla sinistra.

Non tutti sanno che nelle Ong non lavorano volontari o, per lo meno, non ci lavorano solo loro: soprattutto chi sale a bordo delle imbarcazioni è regolarmente contrattualizzato con i modelli standard del Paese di bandiera, quindi spesso la Germania, così come chi ricopre altri ruoli all'interno delle organizzazioni. Le Ong, soprattutto quelle tedesche, ricevono finanziamenti pubblici che arrivano dai Comuni e dal parlamento federale, dalla Chiesa e anche dai privati cittadini che effettuano donazioni per sentirsi forse più buoni.

Ma l'evoluzione dell'immigrazione e l'enorme numero di clandestini che vivono in Europa, soprattutto quella occidentale, sta facendo desistere molti dal continuare a versare i propri soldi per queste cause. Anche i Comuni si stanno tirando indietro e lo stesso Olaf Scholz si è detto scettico sull'opportunità di finanziare le Ong.

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