Si sono rifiutati di condannare le provocazioni militari della Cina nei confronti di Taiwan. Con un voto emblematico, gli europarlamentari del Movimento Cinque Stelle, assieme a Ilaria Salis e Mimmo Lucano di Avs, sono stati gli unici rappresentanti italiani a Strasburgo a esprimere la loro contrarietà alla risoluzione dell'Eurocamera contro le pressioni di Pechino nei confronti di Taipei. Il testo europeo è passato con 432 voti a favore, 60 contrari e 71 astenuti. Secondo fonti parlamentari, il documento non ha convinto i pentastellati, perché considerato un po' troppo aggressivo in alcune parti. Lucano e Salis hanno invece votato in maniera differente anche rispetto ai loro colleghi di Avs, che diversamente si sono pronunciati a favore della risoluzione. Anche Fdi, Pd, Forza Italia, Lega hanno votato sì.
"Evidentemente l'onorevole Ilaria Salis e i suoi colleghi cinque stelle si ergono a paladini dei diritti e della democrazia quando si tratta di attaccare gli avversari, mentre chiudono gli occhi di fronte alle intimidazioni e alla politica aggressiva del regime comunista di Pechino, che minaccia la sicurezza e la pace nella regione indo-pacifica", ha commentato il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio. Poi il duro attacco: "L'Italia ha esportato la sua cricca filocinese anche all’interno del Parlamento europeo".
Il leghista Centinaio ha quindi definito "importante" che il Parlamento europeo abbia ribadito a stragrande maggioranza la posizione dell'Ue a sostegno dello status quo nello Stretto di Taiwan e "contro le esercitazioni militari cinesi, sempre più intense e pericolose per l’equilibrio geopolitico dell'area e di tutto il mondo". Taipei - ha aggiunto il vicepresidente del Senato - "rappresenta un partner fondamentale dell'Occidente e un baluardo di libertà da difendere e da integrare in tutti i consessi internazionali che possono ospitarlo".
Nella risoluzione passata all'Eurocamera, i deputati hanno anche condannato fermamente le dichiarazioni del presidente cinese, secondo cui Pechino non rinuncerà mai al diritto di usare la forza nei confronti di Taiwan, insistendo sul fatto che l'uso di misure coercitive per conseguire l'unificazione contraddice il diritto internazionale. La risoluzione Ue si oppone inoltre ai costanti sforzi della Cina per bloccare la partecipazione di Taiwan alle organizzazioni multilaterali, e invita l'Ue a sostenere la partecipazione di Taiwan in organizzazioni come l'Oms, l'Interpol e la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Per gli eurodeputati, il comportamento sempre più aggressivo della Cina, in particolare verso i suoi vicini come nello Stretto di Taiwan e il Mar cinese meridionale, "rappresenta un rischio per la sicurezza regionale e globale".
L'Ue e i suoi Stati membri dovrebbero, quindi, "rafforzare le proprie capacità marittime nella regione". L'Europarlamento ha infine espresso preoccupazione per il rinnovato impegno della Cina e della Russia a rafforzare ulteriormente i loro legami militari, condannando la fornitura cinese di attrezzature a Mosca.
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