Libertà di pensiero, il premio Sacharov 2024 va al leader anti-Maduro

Il prestigioso riconoscimento annuale dell'Unione europea viene aggiudicato dal candidato dell'opposizione alle elezioni venezuelani di luglio, Edmundo González Urrutia, insieme al capo delle forze democratiche, María Corina Machado

Libertà di pensiero, il premio Sacharov 2024 va al leader anti-Maduro
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In occasione dell'ultima giornata della sessione plenaria del Parlamento europeo di fine ottobre 2024 sono stati assegnati due importanti riconoscimenti annuali da parte dell'Ue rispettivamente per la libertà di pensiero e per l'inchiesta giornalistica: il Premio Sacharov e il Premio Daphne Caruana Galizia. Il primo è stato aggiudicato dal leader delle forze democratiche venezuelane, María Corina Machado, e dal candidato dell'opposizione alle elezioni presidenziali dello scorso mese di luglio, Edmundo González Urrutia. Ad annunciarlo è stata la stessa presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nell'Aula di Strasburgo durante la fase dell'assemblea in cui erano previste le ultime votazioni dell'emiciclo legislativo riguardanti la situazione in Azerbaigian e in Cina.

Le motivazioni del Premio Sacharov 2024

Metsola ha motivato questa assegnazione parlando della "coraggiosa lotta" dei due esponenti politici anti-Maduro "per ripristinare la libertà e la democrazia in Venezuela". Nella loro ricerca di una transizione equa, libera e pacifica del potere nel Paese sudamericano, María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia hanno entrambi "sostenuto senza paura i valori che milioni di venezuelani e il Parlamento europeo hanno così a cuore: giustizia, democrazia e Stato di diritto". Le istituzioni europee hanno quindi ribadito di essere al loro fianco "nella loro lotta per il futuro democratico del loro Paese. Questo premio è per loro". La cerimonia di consegna del Premio Sacharov si terrà il prossimo 18 dicembre a Strasburgo, durante l'ultima sessione plenaria del 2024.

La donna era stata nominata candidata presidenziale dell'opposizione venezuelana a nome della "Piattaforma democratica unitaria" nel 2023, ma è stata successivamente esclusa dalle elezioni dal Consiglio elettorale nazionale controllato dal regime. Il diplomatico 75enne, che le è succeduto come candidato per il medesimo movimento, ha denunciato la mancata pubblicazione da parte del governo venezuelano dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali e ha contestato la vittoria dichiarata di Nicolás Maduro: per i Paesi occidentali, è lui il presidente eletto. González Urrutia ha lasciato il Paese a settembre, dopo l'emissione di un mandato d'arresto nei suoi confronti. In una risoluzione adottata il 19 settembre 2024 il Parlamento ha condannato la "frode elettorale" e le gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate dal presidente del Venezuela contro l'opposizione democratica, il popolo venezuelano e la società civile.

L'inchiesta sui minori migranti vale il Premio Daphne Caruana Galizia

Per quanto riguarda invece il premio intitolato alla giornalista maltese assassinata in un attentato dinamitardo il 16 ottobre 2017, quest'anno la vittoria è andata a "Lost in Europe", un'inchiesta giornalistica dedicata al dramma dei minori migranti. La vicepresidente dell'Europarlamento Pina Picierno ha consegnato il riconoscimento al gruppo di media di Germania, Italia, Grecia, Paesi Bassi, Belgio, Irlanda e Regno Unito, che hanno fatto emergere come siano oltre 50mila i minori stranieri non accompagnati scomparsi in Europa tra il 2021 e il 2023: in media 47 al giorno. La cifra effettiva di bambini e bambine migranti scomparsi potrebbe essere persino più alta, poiché la documentazione incoerente e la mancanza di dati da parte di alcuni Paesi contribuiscono a lacune significative nella segnalazione.

"L'eredità di Daphne Caruana Galizia viene portata avanti dal lavoro dei giornalisti che vivono per raccontare la verità e non accettano di essere messi a tacere. La loro lotta per la giustizia prevale sulle minacce che cercano di minare il loro importante lavoro - ha dichiarato Roberta Metsola, tra l'altro connazionale della blogger barbaramente assassinata -. La libertà di stampa non è negoziabile.

Sette anni dopo l'assassinio di Daphne, continuiamo a onorarne la memoria con un premio che testimonia il costante impegno di questo Parlamento nei confronti di questi valori fondamentali". Tra i partner editoriali dell'inchiesta che si è aggiudicata il Daphne Caruana Galizia 2024, da segnalare anche la presenza delle giornaliste italiane Angela Gennaro e Cecilia Ferrara.

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