Il giorno di Natale, Ilaria Salis ha voluto fare visita ai detenuti del carcere di Monza. Non certo una fatica, per lei, visto che ha scelto la struttura che sorge nella città in cui ha sempre vissuto e in cui abitano ancora i suoi genitori. L'europarlamentare ha poi pubblicato un video sul suo profilo social, in cui ha raccontato l'esperienza nella casa circondariale brianzola, non mancano, come sempre, di ricordare che un anno fa lei si trovava reclusa a Budapest. Ma dimentica la ragione per la quale ha trascorso oltre un anno in carcere, ossia la decisione dell'Ungheria di procedere con la custodia cautelare a fronte dell'accusa di aver partecipato a un'aggressione lo scorso febbraio 2023 nella Capitale ungherese. Di diverso avviso, rispetto all'espressione di solidarietà di Salis verso i detenuti, è il suo "collega" Roberto Vannacci, europarlamentare eletto con la Lega.
"L'anno scorso ho passato il Natale in carcere e so che per molti il periodo delle feste è ancora più duro del solito dentro questi luoghi. Il 2024 è stato un anno terribile per le carceri italiane: il numero dei suicidi ha raggiunto le cifre più elevate da quando vengono conteggiate e i detenuti sono costretti a vivere in condizioni degradanti, indegne di un Paese civile", dice l'europarlamentare di Avs nel video condiviso sui suoi social. Dopo aver messo in evidenza condizioni di sovraffollamento, non certo sconosciute prima del video "rivelatore" di Salis, l'europarlamentare di Avs conclude il suo video: "Oggi, come sempre, ci tengo a esprimere tutta la mia vicinanza ai detenuti, alle detenute e ai loro cari. Forza, resistete, ricordatevi che non siete soli".
Soprattutto queste ultime parole non sono state gradite dal generale Vannacci, che ha una visione diversa del mondo rispetto a Salis, si potrebbe dire quasi opposta: "La mia totale solidarietà va alle vittime della criminalità". L'esponente della Lega ha voluto demarcare subito le differenze tra lui e l'eletta di Fratoianni e Bonelli: "Le feste sono il periodo più duro per i detenuti, dice la Salis. Mai una parola, da parte di questa sinistra livorosa, sediziosa e violenta, per le vittime della delinquenza. Cioè per le persone che quei detenuti hanno derubato, rapinato, ferito, violentato, ucciso". Quindi, conclude Vannacci: "La mia solidarietà va a loro, non ai detenuti che stanno scontando la giusta pena per le loro malefatte.
Chissà perché in altri contesti urlano che non si può confondere aggressore con aggredito e che contro l'aggressore bisogna continuare una guerra ad oltranza ma quando si tratta di fare cassetto elettorale hanno memoria corta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.