"La Tunisia per l'Italia è sicura". Ma è l'Ue ad averla inserita nella lista: lo sfondone di Salis

Nel tentativo di attaccare il governo Meloni, Ilaria Salis rimedia l'ennesima figuraccia non riconoscendo la lista dei 7 Paesi sicuri diramata dall'Ue

"La Tunisia per l'Italia è sicura". Ma è l'Ue ad averla inserita nella lista: lo sfondone di Salis
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La bozza dell'Unione europea sui Paesi sicuri è pronta: seguendo l'impianto già preparato dall'Italia, Bruxelles ha stilato una lista che per il momento prevede 7 Paesi in cui è possibile espellere i migranti irregolari. Si tratta di Egitto, Bangladesh, Colombia, Tunisia, Marocco, India e Kosovo. Ursula von der Leyen aveva promesso che la lista sarebbe arrivata entro giugno 2024 e puntualmente, entro la prima metà di aprile, è stata diramata la bozza, avendo quindi il tempo nei prossimi due mesi di arrivare a una versione definitiva. Con questa lista, i 27 Paesi dell'Ue hanno linee guida uniformi, fondamentali per rendere maggiormente efficace il sistema dei rimpatri. Tuttavia, l'europarlamentare Ilaria Salis sembra non aver recepito la direttiva europea, visto che dai social ha attaccato ancora una volta il governo italiano per la questione migratoria.

"Per il governo Meloni la Tunisia è un 'Paese sicuro'. Intanto migranti spariscono, e spuntano testimonianze di traffico di organi. Vergogna", ha scritto Salis in un post pubblicato su Facebook. Un europarlamentare dovrebbe prima di tutto informarsi correttamente su quali siano le fonti da cui reperisce le informazioni, perché il web è una trappola in tal senso. Detto ciò, ammettendo che sia una fonte affidabile quella citata dall'europarlamentare, evidentemente Salis non conosce il mondo delle organizzazioni criminali che gestiscono l'emigrazione dalle aree subsahariane verso il Mediterraneo e le bestialità che compiono. Ma, soprattutto, la Tunisia non è un Paese sicuro per il governo Meloni, come da lei sostenuto: la Tunisia è un Paese sicuro per l'Unione europea, di cui lei è parlamentare eletta.

Il tempismo di Salis è stato quanto meno bizzarro per la pubblicazione di questo ennesimo attacco al governo Meloni, soprattutto in considerazione del fatto che non è un tema di sua competenza e di cui conosce i dettagli. Per Salis si tratta dell'ennesima figuraccia in Europa nel tentativo di delegittimare il governo Meloni che, invece, a Bruxelles è una voce di rilievo, soprattutto per dettare le nuove strategie di contrasto all'immigrazione irregolare. La società non è più in grado di sopportare flussi di massa di migranti illegali, è necessario trovare soluzioni innovative per frenare il fenomeno e strappare le migrazioni dal controllo delle bande di criminali.

Tutto il resto è mera propaganda ideologica che non ha alcuna utilità pratica e serve solamente a rallentare i lavori di chi chi sta cercando di fare qualcosa di buono per l'Europa e, di conseguenza, per l'Italia. Come il governo Meloni.

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