Voto contro Von der Leyen, Meloni: "Noi mai con la sinistra"

Fratelli d'Italia ha deciso di non votare a favore di Ursula von der Leyen per il secondo mandato a fronte della conferma del supporto dei Verdi

Voto contro Von der Leyen, Meloni: "Noi mai con la sinistra"
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Ursula von der Leyen ha ottenuto l'elezione al secondo mandato come presidente della Commissione europea con 401 voti a favore su una maggioranza assoluta di 360 voti. I voti contrari sono stati 284, 15 le astensioni, 7 le bianche/nulle. In totale hanno votato 707 europarlamentari. Tra chi ha votato contro ci sono i parlamentari di Fratelli d'Italia, che come aveva dichiarato in precedenza ha rivelato il suo orientamento di voto solamente dopo lo scrutinio. "Fratelli d'Italia non potrà mai far parte di una maggioranza che comprende i socialisti e i verdi. Mai con la sinistra, lo abbiamo sempre detto e così è stato", si legge nella nota di Fratelli d'Italia.

Con un video a margine del vertice della Comunità politica europea, il presidente del Consiglio ha spiegato che, come partito, sono "rimasti coerenti con la posizione espressa nel Consiglio europeo di non condivisione del metodo e del merito". Questo, ha proseguito, "non comprometterà la collaborazione che il governo italiano e la Commissione europea hanno già dimostrato di saper portare avanti su molte materie, come ad esempio la materia della migrazione. Voglio fare gli auguri di buon lavoro comunque a Ursula von der Leyen".

Carlo Fidanza ha spiegato il motivo per il quale, alla fine, il partito di Giorgia Meloni di cui lui è un rappresentante in Europa ha votato contro: "L'ufficializzazione del voto favorevole dei Verdi ha reso impossibile il nostro sostegno a von der Leyen". Il co-presidente del gruppo Ecr di cui fa parte Fratelli d'Italia, Nicola Procaccini, in un punto stampa organizzato al termine dello scrutinio ha spiegatola ratio seguita dalla delegazione di FdI a Bruxelles per decidere sul suo voto contrario: "I maggiori sconfitti delle elezioni europee ovvero i Verdi che sicuramente sono stati il gruppo che ha subito le perdite maggiori, ma anche i socialisti come Timmermans, sono coloro che hanno preso in mano il destino di Ursula von der Leyen e Ursula von der Leyen si è consegnata a loro".

Come Fratelli d'Italia, ha aggiunto Procaccini, "avremmo preferito una scelta diversa, ma ripeto, la rispettiamo e nei giorni che verranno lavoreremo nei contenuti col nostro modo di fare serio, responsabile, ma anche particolarmente semplice". Fidanza, nello stesso punto stampa, ha aggiunto che "la ricerca di un consenso a sinistra, arrivato fino ai Verdi, ha reso impossibile per Fratelli d'Italia esprimere sostegno alla riconferma di Ursula von der Leyen". E questo, ha sottolineato Fidanza, non risponde "al forte messaggio di cambiamento che è uscito dalle urne del 9 giugno e non viene recepito in alcun modo dagli impegni programmatici della presidente von der Leyen e della maggioranza che oggi l'ha sostenuta". Ovviamente, ha sottolineato anche Fidanza, questo non preclude la collaborazione istituzionale che Fratelli d'Italia proseguirà a fornire e che continuerà a esserci tra il presidente della Commissione e il governo italiano.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, con una nota ha spiegato che il voto contrario "conferma la nostra coerenza.

La strada maestra da percorrere, l'unica che avrebbe correttamente interpretato il voto che i popoli europei hanno espresso a giugno, era quella che avrebbe garantito una svolta rispetto al programma della prima legislatura di von der Leyen".

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