Mur de Bretagne - Alberto Contador è vivo e lotterà fino a Parigi. Probabilmente con Cadel Evans. Questo il messaggio consegnato dal primo arrivo in salita della Grande Boucle. Lo spagnolo, in ritardo dopo la caduta della prima tappa e la cronosquadre non brillantissima, prova la coltellata ai 1,4 km all'arrivo. Ma il suo spunto non è devastante. Philippe Gilbert ricuce in un attimo. Continua la maledizione per capitano della Lotto. Nel giorno del suo compleanno il belga non riesce mai a vincere al Tour, nemmeno quando le tappe sembrano disegnate apposta per lui. Nello sprint ridotto tra i grandi della classifica tenta la volata lunga Evans. L'australiano della Bmc è distante un solo secondo da Thor Hushovd in classifica, ma il norvegese campione del mondo si incolla alle ruote dei migliori del gruppo e non perde un centimetro. Per il successo negli ultimi centro metri rimonta deciso Contador. Ma la sua sparata non basta. Evans vince al fotofinish. Non c'è il dolce della maglia gialla, ma resta quello per il primo successo di tappa in carriera al Tour de France. In terza posizione si piazza il "vecchio volpone" kazako Vinokourov. Discreto il finale degli italiani. Ivan Basso e Damiano Cunego hanno chiuso al 13° e al 14° posto staccati di una manciata di secondi dai migliori, rispettivamente 6" e 8". Alle spalle del veronese, ma con lo stesso tempo, Andy Schleck, il "vero" sfidante di Contador alla vigilia. Il lussemburghese perde qualche posizione nella classifica generale.
La gioia di Evans "Il mio primo obiettivo era passare la tappa senza problemi, forse guadagnare anche qualche secondo sugli altri. Ma Contador era lì... Vincere contro di lui, è un bel regalo, per i miei compagni". Così Evans, primo al traguardo di Mur de Bretagne, alla fine della quarta tappa del Tour, commenta la sua vittoria. "Sono contentissimo - ha aggiunto - è da tanto tempo che sfioro la vittoria. Non so neanche quante volte sono arrivato secondo o terzo al Tour. Quest’anno ci siamo preparati bene, la squadra ha fiducia in me, siamo molto motivati". E i secondi guadagnati su Andy Schleck? "Restano ancora 3mila km fino a Parigi" risponde.
Contador soddisfatto "È stata una buona giornata. Era importante stare davanti, per me, per la mia squadra. Un giorno importante per il mio morale e quello della squadra" dice Contador. "Ignoro se riuscirò a vincere il Tour. Andy Schleck, Cadel Evans, sono loro i favoriti, più di me. Ma ci proverò, farò del mio meglio. Otto secondi guadagnati su Schleck? Non è tanto rispetto a quello che ho perso, ma ho un po' ridotto lo scarto, va bene così".
Basso guarda al futuro "Non era una tappa adatta alle mie caratteristiche. L’obiettivo di oggi era cercare di limitare i danni. Sono salito al mio passo, sono contento" dice Basso al traguardo. Il varesino della Liquigas è riuscito a tallonare i migliori: "Tutto sta andando bene - ha continuato Basso -.
Ripeto che abbiamo perso troppi secondi sulla cronosquadre, ma il Tour è lungo, bisogna riuscire ad arrivare al massimo sulle montagne. È chiaro che Evans, Contador e Schleck sono i migliori. Evans - ha poi aggiunto - sta dimostrando che per ora è il più forte di tutti, ma non è scontato che possa mantenere questa forma fino alla fine del Tour".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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